Parliamo di un’icona dell’estrema sinistra francese: ex partigiano, prete, protettore dei brigatisti rossi e di altri dell’ultrasinistra armata, “leggendario” per il suo impegno internazionalista per gli immigrati.
L’Abbé Pierre (nella foto) sarebbe stato accusato in Francia di aggressioni sessuali su diverse donne, fatti che sarebbero stati perpetrati tra il 1970 e il 2005. E’ quanto emerge da un rapporto indipendente commissionato da Emmaüs International, Emmaüs France e la stessa Fondation Abbé Pierre. Noto per la sua lotta di una vita all’emarginazione sociale, per lungo tempo una delle personalità più amate dai francesi, l’Abbé Pierre (il vero nome era Henri Grouès) è scomparso nel 2007 a 94 anni.
Le testimonianze di sette donne Si tratta di un duro colpo per un prete dall’immagine almeno finora esemplare, che ha consacrato tutta la vita al sostegno dei più poveri ed emarginati. Secondo il rapporto pubblicato dal giornale La Croix, si sarebbe macchiato di molestie sessuali. Fatti che il presbitero cattolico francese, partigiano, uomo politico e fondatore nel 1949 dei Compagnons d’Emmaüs, un’organizzazione per i poveri e i rifugiati, avrebbe perpetrato tra il 1970 e il 2005, stando alle testimonianze di sette donne.
Il dolore dei vescovi francesi Noto per una vita di lotta all’emarginazione sociale e alle battaglie per dare un tetto ai bisognosi, Henri Grouès, nato a Lione il 5 agosto 1912, è scomparso il 22 gennaio del 2007 all’età di 94 anni, ma il suo ricordo resta ancora vivissimo nel cuore dei francesi. In un messaggio pubblicato su X, la Conferenza episcopale di Francia (Cef) dichiara di aver appreso “con dolore” delle testimonianze delle vittime, tra cui una minorenne al momento dei fatti, che lo accusano di aggressioni sessuali. In attesa di conoscere i dettagli del rapporto, i vescovi d’Oltralpe tengono a “garantire alle vittime la loro profonda compassione e la vergogna che tali fatti possano essere stati perpetrati da un prete”.
I casi scoperti grazie a un’indagine interna dopo la prima denuncia Secondo quanto si legge nel comunicato congiunto diffuso da Emmaüs France, Emmaüs International e la Fondation Abbé Pierre, tutto avrebbe avuto inizio con una prima “testimonianza” di molestie sessuali. In seguito a questa segnalazione, il gabinetto di esperti anti-violenze e molestie Egae avrebbe avviato un’indagine interna che ha portato alla scoperta di altri casi simili. “Questo lavoro – sottolineano le tre associazioni – ha permesso di raccogliere le testimonianze di sette donne che hanno evocato comportamenti potenzialmente riconducibili ad aggressioni sessuali o fatti di molestie sessuali perpetrati dall’Abbé Pierre tra la fine degli anni Settanta e il 2005”. Tra queste sette donne, si precisa nel comunicato, “c’era una minorenne al momento dei primi fatti”.
“Rendiamo omaggio al coraggio delle persone che hanno testimoniato e permesso, attraverso la loro parola, di mettere in luce queste realta’”, continuano le tre associazioni nella nota congiunta rilanciata dal giornale La Croix. “Crediamo loro, sappiamo che questi atti intollerabili hanno lasciato tracce e siamo al loro fianco”, proseguono, aggiungendo che “queste rivelazioni stravolgono le nostre strutture” e questi “comportamenti cambiano profondamente il nostro sguardo su un uomo noto anzitutto per la sua lotta alla povertà, alla miseria, all’emarginazione”. Quindi l’annunciata apertura di un organismo “per la raccolta di testimonianze e di accompagnamento psicologico, strettamente confidenziale, rivolto alle persone vittime o testimoni di comportamenti inaccettabili da parte dell’Abbé Pierre”.