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E vai col tiro al piccione!

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Perché talvolta è meglio essere anti-animalisti

Onore a Paddy, piccione viaggiatore, eroe della II guerra mondiale, protagonista del D-Day e di numerose missioni segrete, che prepararono e portarono a compimento lo sbarco in Normandia.
A rendere omaggio al piccolo grande ‘soldato’ della Raf che nel giugno del 1944, facendo la spola tra il nord della Francia e l’Inghilterra partecipo’ a pericolosissime operazioni militari, è stata ieri la sua citta’ natale di Larne, in Irlanda del Nord. Il coraggioso ‘aviatore’, insegnito 65 anni fa della medaglia Dickin, l’equivalente della ‘Croce di Vittoria’ per gli animali, fu anche, ricorda la Bbc, il primo a raggiungere l’Inghilterra con un messaggio cifrato dal fronte della battaglia che si stava combattendo oltre Manica.
Un messaggio che conteneva informazioni vitali per gli Alleati. Paddy percorse 230 miglia in meno di 4 ore, un tempo record per i piccioni viaggiatori, riuscendo ad arrivare sano e salvo a destinazione, nonostante le condizioni meteo e soprattutto nonostante la temile Brigata dei Falconi tedeschi, un gruppo di falchi predatori, usati dai nazisti proprio per intecettare i piccioni inglesi.
Paddy non fu il solo piccione eroe di quella guerra. Insieme a lui migliaia di piccoli ‘soldat’i con le ali servirono la causa dell’Inghilterra contro il Nazismo durante la II guerra mondiale e caddero sul fronte. Venivano tutti addestrati dai servizi militari britannici ad Hurn, nello Hampshire, dove c’era una base segreta della Raf.
A lui, che da veterano tornò a vivere nella sua Irlanda insieme al capitano, Andrew Hughes, che lo aveva allevato, è dedicata una targa nel porto di Carnlough, a Larne. E non solo. Lo immortala un bellissimo libro illustrato per bambini, che si intitola ”Paddy the Pigeon”, di Gail Seekamp,  nel 2003.

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