venerdì 19 Luglio 2024

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A differenza della Baviera qui da noi esenterà dal pedaggio gli stranieri

 

Partiti della coalizione di Governo in fermento anche in Germania: Horst Seehofer, governatore del ricco Land della Baviera e presidente della Csu (Unione cristiano sociale), alleato della Cdu di Angela Merkel, ha minacciato di disertare i negoziati per la formazione di un nuovo esecutico, dopo le elezioni del 15 settembre in Baviera e del 22 settembre a livello nazionale, se il programma non comporterà anche l’introduzione di un pedaggio limitato agli stranieri che usano le autostrade tedesche.
Per aggirare possibili accuse di discriminazione, più che probabili, il pedaggio, secondo la proposta avanzata da Seehofer in un’intervista al quotidiano popolare ‘Bild’, verrebbe applicato a tutte le auto per poi essere ammortizzato con deduzioni per i soli automobilisti tedeschi. Secondo Seehofer, la Germania è un Paese di transito e non si capisce perché i tedeschi debbano pagare i pedaggi in tutti i Paesi in cui si recano, anche alla luce delle necessità di finanziamento per nuovi progetti infrastrutturali in Germania.
Un portavoce dell’Adac, l’Aci tedesco, ha stimato gli introiti da questa tassa in circa 225 milioni mentre gli investimenti necessari sono circa 7,5 miliardi. Il Governo ha subito respinto al mittente la minaccia di Seehofer, definendola «populista» e ha assicurato che il pagamento del pedaggio autostradale non è nel programma. Critiche anche dagli alleati liberali del Fdp, che hanno parlato di «chiacchiere preelettorali bavaresi».
La risposta dell’Unione europea
«La non discriminazione sulla base della nazionalità è un principio fondamentale della legge Ue. Lo è fin da quando l’Unione europea è stata fondata nel 1957. Questo significa che non si può discriminare in termini di pedaggi stradali o altro», così Helen Kearns, portavoce del commissario ai Trasporti Siim Kallas, nel rispondere ad una domanda sulla richiesta del governatore bavarese Horst Seehofer (Csu), che vorrebbe vedere incluso nell’accordo di coalizione con la Cdu il pedaggio per gli automobilisti stranieri.
Già il 14 maggio 2012 la Commissione aveva pubblicato alcuni orientamenti in cui si evidenziava come, ai sensi del diritto Ue, «i sistemi di tariffazione stradale non devono discriminare i conducenti stranieri».

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