Colpo di spugna sui cospiratori occidentalisti
Pensione forzata in Turchia per parte dei vertici militari del paese.
Il presidente Abdullah Gul ha approvato al termine di una riunione fiume del Consiglio militare supremo, durata quattro giorni, di mandare in pensione cinquantacinque ufficiali, tra generali ed ammiragli.
Tra quelli compresi nella lista, quaranta sono in carcere per le due inchieste giudiziarie sui presunti complotti per destituire il governo conservatore di stampo islamico del premier Erdogan.
Al tempo stesso il Consiglio militare ha nominato un nuovo comandante della seconda divisione, incaricato della difesa contro possibili attacchi da parte di Siria, Iran e Iraq.
Promossi anche ventinove nuovi generali ed ufficiali mentre a trentatré è stato rinnovato il mandato.
Il rimescolamento delle cariche dei vertici militari arriva in un atmosfera di alta tensione nella regione per la guerra che sta martoriando la Siria.