giovedì 18 Luglio 2024

“Esoterismo nazista” e deliri storici

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Maghi e Templari, il Graal ed Atlantide, paccottiglia massonica e commistioni new age: tutto questo ci propina il filone pseudo-storico del nazi-occultismo. Quando si parla dei capi del Nazionalsocialismo, l’obiettività e la competenza storica diventano un optional. Con risultati tutti da ridere.

Il filone letterario che lega il Nazionalsocialismo all’esoterismo è tra i più fortunati degli ultimi tempi. Dai romanzi fantasy agli articoli e ai saggi parastorici e parascientifici che intasano edicole, librerie e special televisivi, l’argomento è di quelli che tirano. Fanno a chi la spara più grossa. Nel caos di Templari, Atlantidi, Agartha tibetane, archeosofie, Graal e massonerie ammassate a casaccio, i poveri nazisti rimangono travolti da un insolito destino. Il sensazionalismo legato alle occulte, torbide, misteriose vicende del Terzo Reich, evidentemente, smuove a fondo l’immaginario di innumerevoli “esperti” d’occasione e di una folla di lettori in cerca di vibrazioni da rotocalco. Così facendo, peraltro, si alza un nefando polverone su un argomento che ha i suoi fondamenti storici, ma che viene letteralmente sepolto da una massa di ciarpame divulgativo, in cui le sciocchezze più comprovate coabitano con spezzoni di verità, e l’invenzione di sana pianta diventa difficile distinguerla dal dato reale e documentato.

Taluni apripista del settore – primo fra tutti il famigerato Il mattino dei maghi di Pauwels e Bergier, risalente agli anni sessanta del secolo scorso – hanno finito col creare un sotto-genere letterario, ponendosi come una vera “opera prima” che è stata fondatrice della sub-cultura nazi-esoterica ad alta diffusione. Alla quale si sono accodati nel tempo anche autori – come il politologo Giorgio Galli – che hanno messo a dura prova la loro buona fama scientifica, con libri come Hitler e il nazismo magico che, oltre alla grande tiratura, onestamente, e dispiace, non ci pare possa vantare molti altri meriti. Su questa scia si sono poi gettati nugoli di “specialisti” del settore, tra i quali brilla per approssimazione, scarsa conoscenza della lingua italiana e superficialità quel Mario Dolcetta che, con il suo fortunato Nazionalsocialismo esoterico, ha composto il più memorabile pastiche sull’argomento.

Nazionalsocialismo ed esoterismo: il terreno è scivoloso, siamo sul confine tra verità storica e fantasia, tra realtà e ciarlataneria … il terreno privilegiato delle mistificazioni giornalistiche, la palude dove la ciurma degli impostori è in agguato. Tuttavia, chiunque sia stato al Wewelsburg – preferibilmente per suo conto, senza la “preparazione” di suggestioni approssimative -, cioè nel fin troppo famoso castello westfalico in cui le SS avevano stabilito uno dei loro maggiori centri di formazione ideologica, anche se digiuno di solide letture è in grado di comprendere per personale verifica che, effettivamente, esistevano ambienti interni a quel partito e a quel regime, in cui l’idea di un contatto tra forze destinali, energie cosmiche superiori e simbolismi iniziatici aveva un reale fondamento. Esisteva veramente una concezione “magica” dell’essere, strettamente connessa con la mistica razziale, che in taluni ambienti, soprattutto legati a Heinrich Himmler e alle SS, aveva la sostanza di una fede religiosa a tutti gli effetti. La stessa mentalità hitleriana, inoltre, così votata al misticismo carismatico e ad una interpretazione della storia legata a eventi e personalità fatali, così intrisa di richiami alle forze provvidenziali, presenta lati in forza dei quali non è sbagliato verificare approcci di tipo “esoterico” nel pur pragmatico Führer. Come scrisse Jean-Michel Angebert, parlando della convinzione di Otto Rahn che il catarismo fosse una rimanenza pagana sotto spoglie cristiane, una concezione di neo-manichesimo pareva ben attagliarsi all’impianto gerarchico dell’ideologia nazionalsocialista: “In effetti, nella cosmologia hitleriana si ritrova la classificazione in tre ordini tipica degli gnostici: i puri, gli iniziati e la massa”, secondo i tre ranghi della “casta dei signori”, dei membri del partito e del popolo.

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