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Estraneo al decesso

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Sarà, ma cadono come le mosche

Aveva 42 anni. Era padre di un bambino di otto. Un uomo sano, che sembra non soffrisse di alcuna patologia medica particolare e nemmeno di allergie o di ipertensione, secondo quanto sostengono i familiari. E’ morto lunedì nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale civile, dopo nove giorni di ricovero, sette dei quali trascorsi in un letto nel reparto di Medicina interna.
Il quarantaduenne, residente a Ponte San Nicolò, pochi giorni prima di avvertire i sintomi che l’hanno portato al Pronto soccorso aveva fatto il normale vaccino anti-influenzale, e preso un antibiotico.
Ora per capire le cause del decesso i familiari hanno presentato un esposto alla Procura di Padova. Il fascicolo è stato aperto dal Pubblico ministero Sergio Dini che oggi conferirà l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo del quarantaduenne di Ponte San Nicolò.
“La famiglia vuole accertare le cause di un decesso che risulta inspiegabile – dichiara l’avvocato che sta seguendo legalmente l’iter della vicenda –. A questo punto risulta fondamentale capire con esattezza cosa sia effettivamente accaduto ad una persona che era perfettamente in salute. I suoi familiari non sono a conoscenza del fatto che soffrisse di alcuna malattia, tanto meno di allergie o di ipertensioni”.
Quindi l’avvocato, una nota legale padovana, racconta le fasi che hanno portato dal ricovero al decesso del quarantaduenne: “Qualche giorno prima di avvertire i primi sintomi di malessere aveva assunto il vaccino contro la normale influenza invernale. Una precauzione contro la febbre già usata anche negli anni precedenti. Oltre al vaccino l’unico altro farmaco che aveva assunto è stato un antibiotico”. Ma passano solo pochi giorni e la situazione comincia a peggiorare. Tanto che l’uomo arriva in ospedale presentando una sintomatologia particolare: ecchimosi, sanguinamento delle gengive e abrasioni sulla pelle.”Viene quindi ricoverato nel reparto di Medicina interna – continua l’avvocato – dove rimane per una settimana e dove tra l’altro viene anche sottoposto ad un intervento chirurgico”. Che però non sembra dare i risultati sperati. Perché le condizioni del paziente invece che migliorare peggiorano rapidamente. E allora si rende necessario il trasferimento nel reparto di Rianimazione. Dal ricovero sono passati nove giorni. Le condizioni del quarantaduenne a questo punto sono però disperate, i medici non possono più nulla per salvarlo. Il decesso sopraggiunge lunedì.
Da qui dunque l’esposto partito dai familiari e depositato in Procura ieri mattina.I fatti dicono che i disturbi si sono manifestati pochi giorni dopo l’assunzione del vaccino – termina il legale che sta seguendo la famiglia – e l’unica altra medicina presa è stata un antibiotico. E noi proprio ai fatti ci atteniamo. Adesso quindi attenderemo l’esito dell’autopsia per cercare di avere una spiegazione su quanto effettivamente successo e per accertare le reali cause di un decesso attualmente inspiegabile”.
Fonti ospedaliere evidenziano comunque che l’uomo al momento del ricovero presentava un livello di piastrine nel sangue molto al di sotto del normale, e sarebbe stato l’ago della siringa a provocare una manifestazione cutanea emorragica, impedendo di fatto la coagulazione. In pratica, se si fosse punto con una spina di rosa avrebbe rischiato la stessa tragica evoluzione. E il vaccino sarebbe quindi estraneo al decesso.
Matteo Bernardini, il Gazzettino

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