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Fahrenheit 451

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Tra un po’ si torna a prima del ’22 come alfabetizzazione

 

Per Raffaello Avanzini (Newton Compton) “oggi il problema non è che i libri si vendono meno, ma è portare fisicamente i lettori in libreria…”. E ad essere preoccupati non sono solo i librai e gli editori. Anche per questo si discute della lettera dell’editore di E/O Sandro Ferri, che passando dalle parole ai fatti ha annunciato una serie di provvedimenti concreti di sostegno alle librerie (LEGGILI). Ma intervistato da Affaritaliani.it, Alberto Galla, esperto presidente dell’Associazione Librai Italiani, risponde così: “Le confesso che mi viene da sorridere, ma amaramente. E’ da circa 5 anni che incontrando distributori, editori e librai, cerco di sostenere la necessità di attuare i provvedimenti che adesso propone E/O. Ferri ha tutta la mia stima, ma quello che scopre oggi io lo sostengo da tanto tempo, e ho sempre trovato scarsissimo ascolto. Le librerie chiedevano e chiedono un allegerimento dal punto di vista finanziario, un regime diversificato per la fornitura delle novità, che garantisca una maggiore permanenza dei libri sugli scaffali, senza l’ansia delle rese… Su tutti questi argomenti ho trovato per anni le porte chiuse, anzi sprangate, in particolare dai piccoli editori. Ora si scopre l’acqua calda…”. Quindi annuncia che l’Ali proporrà un ritorno alla “logica del contratto estimatorio”, e ammette le difficoltà della categoria che rappresenta: “Chieda a editori e distributori che tasso di insoluto hanno… I librai – non solo gli indipendenti – non riescono più a pagare le scadenze, sono in apnea”. Galla è anche scettico sui risultati della campagna “Leggere per crescere”: “Le vendite sono aumentate di oltre il 50% in quei 5 giorni? Sinceramente mi sembra un risultato non troppo entusiasmante… Una campagna che funziona dovrebbe fare non dico tre volte tanto, ma come minimo il doppio. E poi va tenuto conto che, oltre allo sconto del 20%, a maggio in contemporanea erano in atto molte campagne degli editori, al 25%… Per l’anno prossimo chiederemo alle case editrici di ripetere sì l’iniziativa, ma per un mese devono essere sospese tutte le altre campagne, altrimenti si prendono in giro i lettori. E poi mi chiedo: a che serve il risultato lievemente positivo di maggio, se poi a giugno abbiamo avuto un nuovo crollo delle vendite?”. A settembre verrà fatto il punto sulla Legge Levi: “Va mantenuta e non va minimamente toccata, anche se resta un compromesso…”.

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