Moore dal Rabbino: Israele, il popolo più oppresso del mondo.
Alla Convention repubblicana, accanto a Michael Moore stava seduto il commentatore radiofonico conservatore Shmuley Boteach, che tra l’altro è anche rabbino. A Page Six del “New York Post”, Boteach ha raccontato un suo scambio di battute con il regista di Fahrenheit 9/11, presente al raduno nelle vesti di giornalista di “USA Today”.
Alla domanda: “Come ti senti a essere fischiato così?”, Moore ha replicato: “Be¹, sono lusingato. Questa gente ama il nostro paese e scommetto che se potessi parlare faccia a faccia con ognuno di loro saremmo d’accordo su molte cose”. La conciliante risposta del regista non ha scoraggiato il rabbino che ha proseguito: “Perché metti a repentaglio la tua credibilità passando per uno che detesta gli ebrei?”
”Ma io amo Israele ha risposto Moore, che in passato aveva aspramente criticato la politica di Tel Aviv, Credo nella sicurezza di Israele. Secondo me, il popolo israeliano è il più oppresso del mondo”. Musica, per le orecchie del rabbino.