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Faranno la fine di Al Capone?

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Gli Usa stringono sempre più la vite

Barack Obama tira la cinghia e vara una manovra che per gli Stati Uniti non ha precedenti. Il presidente Usa ha annunciato una finanziaria per il 2012 che mira a tagliare il deficit di 1.100 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi 10 anni. L’ammontare complessivo della manovra è di 3.700 miliardi di dollari.
GLI OBIETTIVI – Secondo i dati anticipati da Washington, prima della presentazione ufficiale, il deficit di bilancio degli Usa quest’anno ritoccherà all’insù il suo record, arrivando a 1.600 miliardi di dollari, una somma pari al 10,9% del Pil e in rialzo rispetto alla precedente stima del governo (pari a 1.400 miliardi). Nel 2010, almeno questi sono gli obiettivi, il deficit scenderà a 1.100 miliardi e nel 2018 a 607 miliardi di dollari, pari al 3,25 del Pil.
I REPUBBLICANI VOGLIONO DI PIU’ – “Il dibattito”, così un portavoce della Casa Bianca , “a Washington non verte sul tagliare o spendere. Entrambi siamo d’accordo che dovremmo tagliare. La questione è come tagliamo e cosa tagliamo”. I repubblicani, da par loro, hanno già presentato proposte molto più dure di quelle sottoscritte da Barack Obama, e il cui obiettivo è tenere a bada il crescente debito Usa.
STATI UNITI, RISCHIO BANCAROTTA – A destare preoccupazione è il fatto che l’avanzata del debito degli Stati Uniti (http://www.usdebtclock.org/ – a questo indirizzo potete vedere la sua galoppata secondo per secondo) nei prossimi mesi dovrebbe sfondare l’attuale limite legale fissato a 14.300 miliardi di dollari (attualmente siamo a 14.150 miliardi). Nel momento in cui verrà sfondata la soglia stabilita per legge, le conseguenze per gli Stati Uniti potrebbero essere clamorose, e portare quella che è ancora la prima potenza economica mondiale alla bancarotta. Secondo gli esperti, il tetto dei 14.300 miliardi di dollari verrà scavalcato tra il 31 marzo e il 15 aprile. Il Congresso americano ha già aperto un dibattito per rivedere al rialzo il limite, ma il varo della misura di emergenza è tutt’altro che scontato. Il monito recentemente lanciato dal segretario al Tesoro americano, Tim Geithner, parla chiaro: “In questo scenario potremmo arrivare ad un default tecnico”.
I DETTAGLI DEL PIANO – Così, con un occhio alle presidenziali del 2013 e l’altro puntato alla riduzione del deficit, Obama ha presentato il suo progetto di tagli draconiani. Le sforbiciate saranno più del doppio rispetto ai 400 miliardi di dollari di risparmi di cui il presidente ha parlato nel suo recente discorso sullo Stato dell’Unione. La sfida, spiega il responsabile dell’Ufficio budget della Casa Bianca, Jack Law, è quella “di non spendere più di quanto ci possiamo permettere ma anche di investire nel futuro”. L’obiettivo è risparmiare 78 miliardi di dollari in 5 anni nel bilancio della difesa, tagliare gli aiuti energetici per i poveri e congelare gli spipendi pubblici. Inoltre l’amministrazione intende tagliare 300 milioni di dollari dai servizi alla comunità e 350 milioni di dollari dai prestiti per la casa e lo sviluppo infrastrutturale del Community Development Block. Anche gli interessi sui prestiti agli studenti saranno rialzati, ma i rimborsi verranno rinviati a dopo il diploma. Obama intende poi dare più flessibilità agli stati federali per i sussidi alla disoccupazione e manterrà il programma da 18 miliardi di dollari per l’accesso veloce a Internet e gli 8 miliardi di dollari destinati alla rete ferroviaria ad alta velocità. Al Congresso il bilancio per il 2012 incontrerà l’opposizione dei repubblicani, che chiedono più tagli alla spesa pubblica. In particolare chiedono 74 miliardi di dollari di tagli alla spesa nel 2011, contro i 32 miliardi di dollari che i democratici sono pronti a concedere. In base alle stime redatte dall’ufficio budget del Congresso il deficit Usa quest’anno toccherà la cifra record di 1.480 miliardi di dollari, pari al 9,8% del Pil.

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