giovedì 18 Luglio 2024

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L’Italia in Libia aveva recuperato qualcosa dopo l’assassinio di Mattei. Ora rideremo

 

La Libia è il quarto produttore di petrolio africano: oggi però le operazioni di estrazione e di raffinazione sono praticamente inesistenti. Risultato le esportazioni di idrocarburi, chiave di volta della sopravvivenza stessa del paese di Gheddafi, dovrebbero riprendere una volta che la situazione a Tripoli si chiarisca.
Prima dell’inizio della guerra civile l’export de petrolio libico era pari a un milione e trecentomila barili al giorno, per oltre tre quarti destinati al mercato europeo. Secondo un’inchiesta ci vorrà almeno un anno per rimettere la produzione dell’oro nero libico in condizioni decenti soprattutto per quanto riguarda la competitività.
Nel 1969 anno in cui Gheddafi arrivò al potere le compagnie petrolifere, in maggioranza le sette sorelle americane, estraevano dal suolo libico più di due milioni di barili al giorno: la stessa quota dell’Arabia Saudita.
E mentre La Russa ci rassicura affermando che i nostri interessi in Libia resteranno immutati, in Francia l’intero mondo politico, socialisti comprese, plaude Sarkozy perché il suo intrevento in Libia consentirà ai transalpini di scalare posizioni nei rapporti commerciali ed energetici e ciò ai danni dell’Italia.

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