lunedì 1 Dicembre 2025

Forza Nicole!

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Tra tante facce di culo….

 

Chi ha dignità per entrare in Politica? Chi determina i criteri / requisiti, morali, per entrare in Politica? 
Sarà il tormentone dell’estate: Nicole dentro, Nicole fuori. La “tipa” in questione ovviamente è Nicole Minetti; consigliera regionale in Lombardia, candidata e poi eletta alle ultime amministrative in una lista civica (“civetta”). Di professione, cioè prima di diventare consigliera, “igienista”. Assurta, nell’immaginario collettivo soprattutto maschile, a figura professionale assai ambigua. 
Mentore della signora (le donne, lo sono tutte a prescindere) l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi; forse proprio per le abitudini “libertine” del prode Silvio, “igienista” è diventato sinonimo di “mignotta”. 
Non me ne vogliano le migliaia di serie professioniste, che svolgono la propria professione, ma questo è quanto. Bei tempi quando da ragazzino, frequentando gli studi dentistici, si seguivano pedissequamente le indicazioni delle assistenti del dottore; quasi che queste figure fossero una sorta di vestali e di tramite con la voce del dio/dottore.

Veniamo alla nostra eroina; pressata sia all’interno del partito, sia dall’esterno affinché lasci la poltrona in Regione Lombardia; presenza ingombrante, non dignitosa, frequentazioni non proprio caste e ultimamente un’assiduità delle aule di tribunale. 
Sembrerebbe, sottolineato, che lo status di consigliera / politica non si apparenti con il modo di vivere della signora. Che poi diciamolo francamente non fa nulla per mantenere un basso profilo; non potrebbe d’altro canto con quel fisico che si ritrova (come dimenticare la famosa maglietta: senza t-shirt sono anche meglio!). In questo momento è fuori moda, è “out”, non è presentabile; ora vanno di moda le sfumature di grigio, l’anonimato… Politicamente parlando, le zone di grigio e l’anonimato, inteso come mancanza di assunzione di responsabilità, mi hanno sempre lasciato perplesso, non le ho mai amate.

Per dare seguito alla domanda d’apertura, è opportuno esaminare il panorama politico italiano, nella sua interezza (tutto l’arco parlamentare, per capirsi). Possiamo partire, non so, dai partiti più grandi fino ai più piccoli, verificare che i rappresentanti della politica sono quei “cavalieri senza macchia e paura” e che giustamente possono ricoprire cariche istituzionali e cosa ancora più importante, dare lezioni di moralità.
Sul podio, unico vincitore senza rivali e distacchi “siderali, proporrei l’on. Pier Ferdinando Casini: il vero rappresentante della casta. Da una vita in politica – sembrerebbe che al momento della nascita avesse già un incarico di rilievo in seno all’allora DC -, sposato i seconde nozze con A. Caltagirone della nota dinastia di “palazzinari” romani (e non solo). Deus ex machina di quell’area grigia, dove <>. E fermiamoci qui. Beh, per essere uno che si è formato alla scuola cristiana (democratica) un bell’esempio.

Di seguito, tutta una serie di personaggi con le rispettive “competenze e professionalità”:

On. Daniela Santanchè – nota salottiera televisiva e frequentatrice delle riviere più alla moda. Non si ricordano di Lei interventi di nota nella politica, se non quell’urlata.
On Francesco Rutelli On. Luigi Lusi / – il braccio e la mente (l’ordine delle parole e puramente casuale), checché ne dicano i giudici. Provate in un’azienda privata a mutuare, quello che secondo la magistratura non ha fatto il primo; altro che assoluzione e calunnia per il secondo.
On. Antonio Di Pietro – altro campione di “finanza creativa”; ogni qualvolta che si verifica l’effettivo beneficiario dei fondi del finanziamento ai partiti, spuntano una serie di matrëška da far venire il mal di testa.
On. Nichi Vendola – tra i tanti scandali sulla Regione Puglia e affini, forse il campione senza macchia sarebbe da cercare altrove; e poi nel proprio intimo ognuno frequenta chi vuole.
On. Gianfranco Fini – stendiamo un velo pietoso, non fosse altro per rispetto della memoria di chi (incautamente) ha creduto in un giovane di belle promesse, uscito da un cinema di Roma, dove proiettavano un film di Jhon Wayne e che …bla, bla, bla, bla.
On.li membri del “cerchio magico leghista” (Bossi/Marino/Belsito e perché no anche Maroni) – in parte vale il discorso del duo Rutelli/Lusi; le buone intenzioni della Lega originaria, si sono fermate alla sorgente del Po’.
On.li tutti i pecoroni che per non perdere le prebende, “transumano” (da transumanza) da un gruppo parlamentare all’altro, alla faccia del voto (altro che non responsabilità nei confronti dell’elettore); On.li tanti che per un verso o per l’altro detengono doppi o tripli incarichi…

Né dall’altra parte del Tevere / Vaticano si possono lanciare ammonimenti di castità, di sobrietà e di morigeratezza.
Dalla carta stampata e dai media tecnologici, ci aspetteremmo qualcosa di più che la rincorsa affannosa ai rimborsi per l’editoria e l’assalto alla poltrona della direzione di un Tg.
Come dicono a Roma .

Io, in attesa di un vero Politico, tifo Forza Minetti non mollare. Vuoi perché è bbona, vuoi perché con la sua sfrontatezza mette alla berlina il falso perbenismo di questi signori.

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