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Già si è integrata benissimo

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Con la scorta contromano in mezzo ai passanti

L’arrivo del ministro all’Integrazione, Cecile Kyenge, a Milano per un evento ha scatenato una piccola contestazione all’indirizzo della scorta. Alcuni cittadini, passanti e avventori di un vicino mercato rionale hanno fischiato all’indirizzo delle macchine e urlato “vergogna, vergogna”. Il ministro era atteso a Villa Clerici per un’iniziativa per la Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, ma il carosello di tre auto a velocità sostenuta tra le vie del quartiere Niguarda, lo stesso in cui tre passanti furono uccisi a picconate dal ghanese Kabobo, con sirene e paletta fuori dal finestrino, non è stata accolta con simpatia dai residenti.

L’auto del ministro arriva contromano

Le auto, aperte da una vettura della guardia di finanza, hanno anche percorso alcuni metri in contromano di un tratto di via Terruggia per raggiungere il luogo dell’evento. “Le scelte sulla sicurezza non le fa la sottoscritta”, ha replicato Kyenge alle domande dei giornalisti a proposito della polemica. Qualche settimana prima, invece, la scorta del ministro aveva

impedito al capogruppo della Lega a Palazzo Marino, Alessandro Morelli, di stringere la mano al ministro. Stavolta, però, la stretta di mano c’è stata: il faccia a faccia è avvenuto al termine della visita del ministro al sindaco Giuliano Pisapia, ultima tappa della sua giornata milanese. Già in precedenza, alle domande dei giornalisti, il ministro aveva risposto: “Do la mano a tutte le persone”. Anche al leghista Mario Borghezio? “E’ una persona”.

 

La stretta di mano non è bastata comunque ad ammorbidire la Lega nei confronti del ministro Kyenge. Dopo la contestazione a Niguarda il vicesegretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha chiosato su Twitter: “Come mi dispiace, sicuramente la signora Boldrini farà subito un comunicato in difesa della poverina…”. E Massimiliano Bastoni, consigliere comunale della Lega Nord a Palazzo Marino, commenta in maniera pesante la vicenda: “E’ necessario che il governo intervenga, richiamando ufficialmente il ministro Kyenge a un uso più civile della scorta e che le ricordi che è ministro qui in Italia e non in Congo, dove i potenti di turno sono avvezzi a scorrazzare con le sirene spianate”.

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