Il 29 aprile 1975, dopo quarantotto giorni di agonia, moriva a Milano, a diciotto anni, lo studente Segio Ramelli, vittima del feroce massacro a colpi di spranghe e chiavi inglese operato da un commando antifascista della facoltà di medicina appartenente alla sinistra organizzazione Avanguardia Operaia.
Quando sopravvenne la morte era in corso una riunione di consiglio municipale; la morte dell’adolescente venne salutata da uno scrosciante applauso ad opera di diversi consiglieri democratici.
Il 29 aprile 1976, nell’anniversario dell’assassinio di Sergio, venne ucciso con un colpo di pistola in testa sparatogli dai sicari di Prima Linea il militante del Msi Enrico Pedenovi.