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Giovani pericolosi

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Il 23 settembre 1980 un imponente schieramento record di forze di Polizia proveniente da diverse parti d’Italia viene impegnato a Roma per catturare poche decine di ragazzi, molti minorenni, che vengono arrestati per la loro appartenenza a Terza Posizione. Al movimento li inquisitori imputano di rappresentare la figura giuridica di “pericolo di pericolo”. Ovvero: non sono stati commessi reati ma la forma mentis degli imputati è tale che, se decidessero, potrebbero commetterli. Non inventiamo niente, l’accusa scrisse proprio così. Dopo quattro anni e mezzo di detenzione più dei due terzi degli imputati vennero assolti, agli altri vennero comminate condanne ideologiche e associative. Il paradiso antifascista.

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