venerdì 19 Luglio 2024

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Le oligarchie sono esentasse e al di sopra di ogni riforma

“Con riferimento ad alcune ipotesi, riprese dal quotidiano la Repubblica, di riforma dell’organismo disciplinare della magistratura ordinaria, si precisa che il Presidente del Consiglio aveva già da tempo ritenuto tale iniziativa inopportuna e non percorribile, escludendola conseguentemente dai provvedimenti all’esame del Consiglio dei Ministri”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.
“Il Presidente del Consiglio – prosegue la nota – ha poi pienamente condiviso l’ulteriore parere negativo pervenuto dal Ministro della Giustizia, ritenendo impossibile una simile riforma attraverso legge ordinaria anziché costituzionale”.
Lo precisa una nota di Palazzo Chigi che fa seguito alle anticipazioni pubblicate oggi da Repubblica 1 circa un piano che prevedeva un rafforzamento dei “laici” nominati dal Parlamento a discapito dei “togati” nei procedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati. In pratica, il giudizio su eventuali errori o omissioni non sarebbe più spettato alle stesse toghe, ma ai componenti di nomina politica.
Monti, si legge ancora nella nota diffusa da Palazzo Chigi, “ha pienamente condiviso l’ulteriore parere negativo pervenuto dal Ministro della Giustizia, ritenendo impossibile una simile riforma attraverso legge ordinaria anziché costituzionale”.
 

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