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Ho viaggiato come un cane

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In tema di trasporto aereo i cittadini hanno viaggiato questa estate con alcune novità che, più che semplificare la vita ai viaggiatori, hanno creato confusione e incertezze tra operatori e passeggeri, mentre altri cambiamenti sul fronte dei viaggi aerei sono alle porte.
Lo afferma Consumerismo No Profit, che fa un punto sulle misure introdotte questa estate e ricorda quelle in arrivo a breve.
Lo scorso 26 luglio è entrata in vigore la possibilità di portare nel bagaglio a mano liquidi in confezioni superiori ai 100 ml, una novità che, tuttavia, ha riguardato solo alcuni aeroporti, quelli cioè dotati di scanner di nuova generazione.

Non solo. Molti scali, pur utilizzando scanner adatti, hanno deciso di non applicare la nuova regola, mantenendo il limite dei 100 ml. “E come ampiamente previsto – denuncia il presidente Luigi Gabriele – si è creata una situazione di confusione totale che ha costretto un numero non indifferente di viaggiatori ad abbandonare profumi, gel, creme, vini, liquori e altri liquidi ai controlli di sicurezza, poiché l’aeroporto di partenza non consentiva di portare in cabina liquidi sopra i 100 ml. Altri viaggiatori hanno optato per l’acquisto all’ultimo momento del bagaglio da stiva, spendendo in media tra i 60 e i 70 euro”.
E sempre a luglio – ricorda Consumerismo No Profit – è stato abolito l’obbligo in capo ai passeggeri di mostrare il documento di identità negli scali italiani, per tutti i voli nazionali e quelli diretti nell’area Schengen: una novità accolta non positivamente dagli aeroporti, molti dei quali hanno continuato a richiedere il documento ai viaggiatori in fase di imbarco.

Tra le principali novità in arrivo sul fronte aereo, quella relativa agli animali in cabina: il 23 settembre il primo volo con un cane a bordo sulla tratta Milano-Roma. Una misura voluta dall’Enac ma che – denuncia Consumerismo – si presta a molteplici criticità.
“In primo luogo non viene definito il peso massimo dell’animale ammesso in cabina: le linee guida dell’Enac indicano solo “di non eccedere il peso massimo previsto per un passeggero medio”, un criterio che si presta a diverse interpretazioni. – spiega Gabriele – Dovrà essere previsto un “numero di massimo di Pet in cabina in relazione alla tipologia di aeromobile”, ma nessuno ha definito ancora tale limite. Qualora un passeggero sia allergico o non voglia viaggiare vicino ad un animale, la compagnia “dovrà porre in essere le misure necessarie per gestire le esigenze degli altri passeggeri con strumenti idonei quali ad esempio il cambio posto”.

E se l’aereo è pieno e nessuno cede il proprio posto, chi resterà a terra? Il passeggero o il cane? Per non parlare poi di problemi molto più pratici non contemplati dalla delibera dell’Enac, come i casi in cui durante un volo un animale defechi, emetta odori sgradevoli o inizi ad abbaiare in modo molesto. Fino ad arrivare alle speculazioni sui prezzi dei biglietti aerei che la nuova misura – proprio perché non obbligatoria per i vettori – rischia di incentivare”.
Infine, tra le novità che potrebbero arrivare a breve, quelle sul bagaglio a mano: lo scorso 24 giugno la Commissione trasporti del Parlamento europeo ha approvato una proposta che garantisce ai passeggeri il diritto di portare a bordo due bagagli personali gratuiti. Tuttavia, in base a tale proposta, il secondo bagaglio a mano dovrà avere dimensioni massime di 100 cm (somma totale di altezza, larghezza e profondità) e un peso massimo di 7 kg, limiti inferiori rispetto a quelli consentiti oggi dalle varie compagnie aeree – conclude Consumerismo No Profit.

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