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I conti tornano

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La nuova filosofia di Trenitalia

Per fortuna che la Regione Veneto vantava ad inizio anno di aver  sanzionato Trenitalia per i ritardi ai pendolari costringendo l’azienda a restituire bonus agli abbonati per 3.735.935 euro. 

E come fa Trenitalia a far quadrare i conti?
Inasprisce a sua volta le multe, in barba alla buona fede. «Mio figlio è salito alla stazione di Belluno sul treno delle 19.41 (l’ultimo utile) e ha cercato immediatamente il controllore per segnalare di essere privo di biglietto – racconta Mario Baldasso di Santa Giustina – . Era appena stato scaricato dal pulmino del Belluno calcio e non aveva avuto tempo». Macchinette automatiche manco a pensarci, tanto sono ferme e allora si monta, alla ricerca di chi possa regolarizzare la posizione per 15 minuti di  viaggio. In risposta il ragazzo si trova una multa di 209,46 euro, stando a quanto  dichiarato dal padre. «Non mi sembra un modo sensato di rispondere alla buona volontà – commenta -, anzi un’istigazione a delinquere». 


La sovrattassa in Veneto è fissa, ma se il pagamento avviene a bordo si riduce a 50 euro. In Provincia di Trento per i percorsi interni è di 2 euro avvisando il capotreno, altrimenti 15. Ma qui parliamo di Belluno e Santa Giustina dove il biglietto è di 1,80 e la multa, seguendo le norme nazionali è stata di 116 volte tanto. «Una punizione che neanche in Iran – dice stupito  Baldasso -. Se le proporzioni sono queste che succede se non ci si fa avanti, la pena è la fucilazione immediata?». È proprio il caso di dire: summum ius, summa iniuria.
 

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