In questi mesi in Italia stiamo assistendo al moltiplicarsi di esponenti di una specie intramontabile, che rispunta ogni volta che c’è da pescare nel torbido.Frotte di giornalisti, opinion makers, di politici, con l’aria seria e corrucciata ci intrattengono quasi ogni sera sul decadimento della moralita’ italica, dovuta alle arcinote vicende legate al Cavaliere.Il quale a 70 anni suonati, di smettere di saltare la cavallina non ci pensa proprio….
Ed allora i nostri neomoralisti , molti dei quli hanno fatto carriera in modo assai discutibile,ci vengono a dire che la figura dell’Italia è compromessa, che il Paese non è un puttanaio e che bisogna rispristinare la morale.
Se non ci fosse da morire dal ridere a crepapapelle , visto il pulpito dal quale provengono le prediche,bisognerebbe rispondere: va bene, sono d’accordo, ma prima o contemporaneamente a Berlusconi, diano le dimissioni i politici corrotti e incapaci, quelli che hanno fatto carriera sui morti degli anni 70, i giornalisti venduti ( altro che Ruby…) , gli imprenditori felloni e bancarottieri .In pratica tutta la classe dirigente politica ed economica italiana dovrebbe andare a casa , per ritrovare un minimo di moralita’.
In caso contrario lascino perdere i sermoni e i predicozzi da quattro soldi, perche’ questo scempio dell’etica collettiva , è stata accuratamente coltivata dal dopoguera sino ad oggi, con il bel risultato di aver ridotto una Nazione ad un immenso puttanaio, nel quale le tradiozionali “puttane” forse sono quelle che ne escono meglio di tutti i Neotartufi.