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I primati della Guinness

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Giovedì compie un quarto di millennio

                   La Guinness, celebre birra scura e pastosa irlandese, compie quest’anno 250 anni: nacque il 24 settembre 1759, frutto della ricetta ancora oggi segreta inventata dall’allora 34enne Arthur Guinness, che quel giorno firmava il contratto per la distilleria di St. James Gate a Dublino.
Un personaggio non certo gaudente o beone, visto che era seguace degli insegnamenti metodisti di John Wesley, e fu fondatore delle prime scuole religiose domenicali. Per questo anniversario, letteralmente ogni pub d’Irlanda sta preparando eventi, così come la fabbrica Guinness, dove si brinderà ad Arthur. Il fondatore ci stava lavorando da sette anni, e con sacrifici e tentativi aveva messo in piedi la distilleria di Eixip nella contea irlandese di Kildare, nel 1756. Ma fu solo con il passaggio a una vecchia distilleria a Dublino nel 1759, che rimise a posto, e all’idea di usare orzo arrostito, che riuscì a creare una birra di tipo ‘porter’ L’avrebbe battezzata col suo nome, Guinness. Da allora il successo è stato crescente (10 anni dopo, Arthur già la esportava in Inghilterra), generando una mistica della bruna irlandese. Per esempio la tecnica per versarla: prima si riempie la pinta a tre quarti, e si lascia riposare, finché non si forma una linea bianca di schiuma (chiamata ‘collare del vescovo’), dopo di che si può riempire il bicchiere fino alla sommità.
E poi il marchio, le campagne pubblicitarie, e gli slogan che nel mondo anglosassone sono diventati modi di dire, come “My goodness, my Guinness”. Oggi la birra è prodotta in 35 paesi, con alcune varianti locali. Negli ultimi giorni, il nome Guinness è finito nelle cronache grazie al presunto exploit in aereo di una rampolla della famiglia, Clare Irby, accusata – ma poi assolta – di aver dato scandalo ubriaca in aereo, praticamente denudandosi e scambiando effusioni con uno sconosciuto. Si è quindi tornato a parlare di una ‘maledizione’ della famiglia, iniziata nel 1944 quando il barone Walter Edward Guinness fu assassinato al Cairo, e continuata con incidenti stradali, annegamenti, e disgrazie varie occorse ai Guinness. In particolare, si ricorda il suicidio di Lady Henrietta Guinness, che si buttò da un acquedotto a Spoleto, nel 1978.

 

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