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Il flop di Bologna

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L’avanspettacolo nullo del centrodestra diventa un favore a Renzi

Aldilà delle cifre reali della partecipazione alla kermesse a guida leghista svoltasi a Bologna l’8 novembre, che non contano assolutamente nulla in termini politici, vorrei soffermarmi brevemente su quello che l’evento ha prodotto o “suscitato” in termini di immaginario politico.
Parlo di “immaginario” non a caso, perché di Politica a Bologna, dal palco, non si è proprio parlato.
Dal punto di vista dell’immaginario collettivo, ancora meno, posto che non mi sembra che sia stata tracciata non dico un’ Idea-Forza che da sola potrebbe resuscitare qualche entusiasmo persino in questa società fluida e refrattaria a tutto quello che vi sia di Alto, ma neppure  qualche punto forte di tipo programmatico, diciamo terra-terra.
Capisco che poi su quel palco si dovesse consumare il tragicomico avvicendamento ( ma ne siamo così sicuri ?) tra il “giovane leader in pectore” ed il vecchio ottuagenario “padre nobile”, con tanto di donzella  a far da testimone in  romanesco; ma si doveva scomodare tutta questa gente, per parlare di “aria fritta”?
La cosa che lascia sconcertati è che si è volutamente parlato del nulla, da parte dei tre, perché troppo impegnati a decidere chi dovesse recitare la parte di Enea e chi di Anchise, magari invertendo i ruoli cosicché oggi Anchise si carica sulle spalle Enea e sopra di lui la Meloni. Verso dove?
Nessun lo sa, ma si capisce lontano un miglio che gireranno in tondo, attorno al compiaciuto Renzi che da oggi è in debito di un altro favore fattogli da Berlusconi: quello di aver depotenziato non Salvini in quanto personaggio politico, ma il suo potenziale carattere di novità attorno ad un progetto identitario, che già scontava importanti contraddizioni prima di Bologna, figuriamoci ora che il tutto si è annacquato nel solito minestrone del centrodestra che nel Centro-Sud probabilmente farà da spalla a Renzi .
Si pu tenere insieme chi è per lo Ius Soli e chi no, si può tenere insieme chi è contro la sostituzione etnica e chi invece vota assieme a Renzi  a favore del gender, si può tenere insieme chi ha votato per la Legge Fornero e chi no, si può essere contro l’Euro e stare insieme a chi ne è assertore convinto nel PPE?
Evidentemente si può fare tutto ed il contrario di tutto nella società dello spettacolo, ma che si sappia che si parla di spettacolo  e neanche così divertente, visto che l’avanspettacolo necessita anche di grandi attori e non di comparse.
 

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