sabato 20 Luglio 2024

Il governo Monti ogni giorno

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

alt
leva duecento imprese di torno

 

In Italia prosegue la corsa dei fallimenti delle imprese (+4,4% nel terzo trimestre) ed emerge un nuovo fenomeno: sono sempre di più quelle sane che vengono liquidate volontariamente. Emerge dai dati Cerved esaminati dall’Ansa, secondo i quali nei primi 9 mesi dell’anno sono state liquidate “in bonis” più di 5mila società affidabili (esattamente 5.288) secondo i parametri del gruppo di valutazione del rischio di credito, con un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo 2011.
E va peggio se si guarda solo alle imprese di discrete dimensioni: tra le società con asset superiori ai 2 milioni di euro, il numero di liquidazioni volontarie nei primi 9 mesi dell’anno è arrivato a quota 285, con un incremento del 17% rispetto al 2011. «Le liquidazioni in aumento tra le società sane derivano probabilmente dalle aspettative pessimistiche sul futuro – commenta Gianandrea de Bernardis, amministratore delegato di Cerved Group – ed è un aspetto che fa molto riflettere quando a chiudere sono imprese in grado di creare ricchezza».
Sul piano dei fallimenti, nel terzo trimestre 2012 sono state aperte 2.315 procedure, il 4,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2011 (+8,9% rispetto al secondo trimestre su base destagionalizzata). Il dato porta a quasi 9mila il totale delle procedure dichiarate nei primi nove mesi dell’anno, un valore che supera del 2% quello dello stesso periodo del 2011, anno record dei fallimenti.
In totale, secondo le rilevazioni Cerved, escono dal mercato in media 200 imprese al giorno (oltre ai fallimenti, si contano le 1.500 procedure concorsuali non fallimentari e le 45mila liquidazioni), un dato che testimonia l’impatto sempre più duro della crisi: tra gennaio e settembre sono uscite dal mercato un totale di 55mila aziende, il valore record dell’ultimo decennio, che supera quello dello 0,8% il poco ambito “primato” registrato nei primi 9 mesi dell’anno scorso.


 

Ultime

Alto tradimento

Il 25 luglio tedesco: cruento e fallito

Potrebbe interessarti anche