sabato 20 Luglio 2024

Il governo Monti vara il comunismo bancario

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Una misura ultrasovietica per smantellare il commercio e renderci totalmente schiavi

 

Rivoluzione per gli italiani: i contanti hanno le ore contate. Già, perché dal primo luglio del 2013, per gli importi superiori a 50 euro potrebbe diventare obbligatorio il pagamento con il bancomat.
E’ una misura a cui sta lavorando il governo Monti da inserire nel decreto Sviluppo due a cui sta lavorando l’esecutivo. Lo scopo del provvedimento sarebbe quello di semplificare la vita della gente e tenere sotto controllo l’illegalità, anche perché con la moneta elettronica si pagheranno pure le prestazioni professionali, occasione principe di evasione fiscale.
“Spingeremo per una diffusione sempre più ampia della moneta elettronica perchè poche cose contrastano illegalità ed evasione, però naturalmente questa diffusione dev’essere tollerabile in termini di costi e gestita in maniera saggia in termini di tempistica”, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera rispondendo in commissione Finanze della Camera a una domanda sul tema.
Passera ha rilevato che il bancomat “per ora fa parte del documento sull’agenda digitale che prevede ci sia un forte impulso a diffondere mezzo pagamento elettronico”. Ma ha rilevato: “Non abbiamo ancora deciso limite e tempistiche”.
Il pagamento obbligatorio col bancomat per spese superiori a 50 euro è la misura principale di un pacchetto che prevede anche l’introduzione della ricetta medica elettronica, della tessera unica per dati d’identità e sanitari e l’intensificazione della banda larga.
La ConfCommercio ha subito frenato. “Non servono obblighi universali, ma riduzione di costi e commissioni. E’ evidente che la modernizzazione del sistema dei pagamenti è un aspetto rilevante della modernizzazione del sistema-Paese. Il perseguimento di questo obiettivo non può però significare introduzione, con tempi stringenti, di obblighi universali di accettazione degli strumenti di moneta elettronica”, spiega l’associazione dei commercianti in una nota. Che al governo chiede di portare a compimento il confronto già aperto.

Sì stiamo preparando il vostro futuro virtuale come nostri schiavi reali.

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