Il Prof.Monti e la sua squadretta di “bocconiani”, molto simili ai “Chicago boys” che negli anni novanta distrussero con le loro ricette iperliberiste, le economie di interi paesi, come il Cile e l’Argentina, oggi possono liberamente accingersi a fare altrettanto dell’Italia.
Grazie al piano preparato da mesi dal Presidente della Repubblica, da Mario Draghi e da quegli ambienti industriali e finanziari italiani ed esteri che da anni perseguono la politica di rapina del patrimonio pubblico e del risparmio degli italiani , oggi tutto questo è finalmente a portata di mano .
La sinistra ha dato l’ennesima conferma della sua supina connivenza con i poteri forti e del suo ruolo antitaliano e la destra berlusconiana e pidiellina si è liquefatta rivelando tutta la sua gia’ nota inconsistenza politica ed umana.
E’ tutto perduto quindi? Ci dobbiamo rassegnare alla disfatta dell’Italia ed alla sua possibile sparizione come entità nazionale?
No, forse non tutto è perduto, ma come spesso accade nella Storia , i momenti più cupi possono essere anche i momenti più fecondi per operare.
Il Governo Monti, seppure terminale delle centrali ben note, non ha alcuna speranza di frenare la crisi del debito sovrano e l’ineludibile crisi dell’Euro, che prescinde i desiderata di alcuni paesi europei, Francia e Germania in testa , e non ha secondo chi scrive neppure questo obiettivo nella sua agenda.
In realtà il problema del debito sovrano dell’Italia, è un’ottima scusa per far ingoiare ad un popolo spaventato dall’incalzare terroristico dello “spread” alcune “riforme strutturali” che la classe politica italiana non prenderebbe mai per la paura di perdere la faccia ed il consenso.
L’obiettivo primario dei “Bocconi Boys” è quello di approfittare della crisi per svendere alle cordate degli “amici multinazionali” ciò che rimane delle aziende e del patrimonio pubblico italiano, di deregolamentare una volta per tutte cio’ che rimane del cd Stato sociale e di distruggere ogni residua sovranità nazionale: compito questo già intrapreso con successo nel biennio 92-93 e non portato a termine per l’imprevisto arrivo di Berlusconi al potere.
La scusa per imporre queste “ricette” abbiamo detto è lo spettro del default, che in realtà avverrà comunque, ma siamo sicuri che ogni volta che si tratterà di far passare in Parlamento qualche provvedimento “pesante” in termini di ricadute sociali, lo spread si innalzerà magicamente ed i partiti voteranno compatti a favore del Governo gridando all’emergenza nazionale.
Ma siccome le bugie hanno le gambe corte, il giochetto potrà funzionare per qualche mese e quando gli italiani incominceranno ad assaporare nelle loro tasche e sulla propria pelle gli effetti “benefici” del nuovo corso, allora la situazione diverrà molto più fluida e dinamica e forze fresche e creatrici avranno l’opportunita’ di poter dire la loro.
Il Governo Monti potrebbe diventare il Governo Kerensky e comunque lo scenario nel 2013 sarà in continua mutazione : le forze sociali e politiche, le elites, si comporranno e si scomporranno a seconda degli interessi e delle dinamiche reali, sino a portare a inedite soluzioni.
Di certo la classe politica che in questi mesi ha firmato la resa alla grande speculazione e che ha consegnato l’Italia alla speculazione internazionale, senza opporre alcuna resistenza, dovra fornire qualche spiegazione ai milioni di italiani che saranno ridotti sul lastrico dalle “riforme strutturali” dei Bocconi Boys.
