sabato 20 Luglio 2024

Il primo grande tradimento

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Ottantuno anni fa

L’11 novembre 1940, a cinque mesi dalla nostra entrata in guerra, subiamo il primo attacco della storia mosso da portaerei. La metà della flotta che si trova nel porto di Taranto sarà colpita e avremo oltre seicento perdite umane. Mussolini, che ancora non sa come le coordinate siano state fornite agli inglesi da massoni del comando della Marina (i quali continueranno in seguito a indicare al nemico le rotte dei nostri convogli e i posizionamenti dei nostri sottomarini) decide di parlare al popolo italiano senza minimizzare la gravità dell’accaduto, da lui giudicato catastrofico, perché – sostiene – il popolo italiano è maturo per affrontare la verità.
Ancora una volta, come sei mesi prima quando aveva annunciato la necessità di sacrificare alcune vite per sedersi da vittoriosi al tavolo della pace, il Duce dimostrerà di essere persona aperta, sincera e di credere nella forza della verità. Di democratico, in lui, fortunatamente niente.

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