venerdì 19 Luglio 2024

Il regime alza il tiro

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altIn Thailandia eccidi di camicie rosse


Le truppe thailandesi hanno aperto il fuoco contro le migliaia di camicie rosse antigovernative che dal 3 aprile presidiano un’area del centro di Bangkok. Lo scrive il sito del Bangkok Post, senza precisare se siano stati sparati proiettili veri o di gomma. Negli scontri almeno sette persone sono morte mentre i feriti sono un centinaio. Il nuovo bilancio delle vittime è stato annunciato dal servizio per il pronto intervento medico Erawan di Bangkok
L’esercito, riferisce Xinhua, ha già arrestato 17 manifestanti, sequestrando bombe molotov.
Tra i feriti, ci sono due reporter thailandesi e un giornalista inglese, Nelson Rand di Tv France 24, colpito ad una gamba da una pallottola di fucile d’assalto M16. Secondo un altro inviato a Bangkok di France 24, Cyril Payen, Rand è stato probabilmente ferito dai soldati. “I soldati erano gli unici a sparare coi fucili a quel momento – ha detto – usavano munizioni vere”.
I manifestanti, scrive il Bangkok post, hanno dato alle fiamme un camioncino vuoto della polizia e devastato altri mezzi delle forze dell’ordine.
Brucia il distretto finanziario della capitale: granate sono state lanciate contro i soldati e testimoni affermano di aver avvertito in tutto sei diverse esplosioni.
Gli scontri fra la polizia e le migliaia di manifestanti del ‘Fronte unito per la democrazia contro la dittatura’ (udd) erano già iniziati ieri sera, dopo che il governo ha intimato alle camicie rosse di sgomberare l’area occupata dai primi di aprile. In serata è stato gravemente ferito con un colpo d’arma da fuoco alla fronte uno dei leader della protesta, il generale Khattiya Sawasdipol, un manifestante è morto e altri nove sono rimasti feriti. Il primo ministro Abhisit Vejajiva ha intanto revocato l’offerta di elezioni anticipate al 14 novembre, dato che l’opposizione legata all’ex premier in esilio Thaksin Shinawatra non ha voluto cessare le proteste, iniziate alla metà di marzo.
Diverse ambasciate sono state chiuse. Resta aperta quella italiana anche se ”guardiamo con preoccupazione a qualsiasi tipo di violenza”, ha detto il portavoce della Farnesina Maurizio Massari, auspicando che la situazione nella capitale thailandese torni presto alla normalità.

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