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Il terremoto dopo il terremoto

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Buste paga azzerate per i lavoratori delle zone colpite

 

Prime buste paga azzerate per i lavoratori delle zone colpite dal sisma dello scorso 20 e 29 maggio, in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. A denunciarlo è la Cgil, che dopo aver lanciato l’allarme già prima della proroga dello stop dei versamenti fiscali e contributivi dal 30 settembre al 30 novembre, ora porta alla luce i primi casi di brutte sorprese.
A farne le spese sono per ora un migliaio di lavoratori dipendenti residenti nei 34 Comuni terremotati del mantovano (su 70 della provincia) e che hanno hanno già ricevuto la busta paga di settembre, i quali si sono ritrovati con con stipendi “falcidiati” a causa del recupero in un’unica soluzione dell’Irpef arretrata, non versata dopo il sisma perchè sospesa. Secondo il sindacato si tratta solo di primi casi: molti altri, e in altre zone, presto si ritroveranno nella stessa situazione.
La sospensione dei pagamenti delle tasse per Emilia Romagna, Lombardia e Veneto è stata prorogata al 30 novembre, rispetto all’iniziale scadenza fissata al 30 settembre. Ma la sospensione non include i sostituti d’imposta, ossia aziende e datori di lavoro. Esclusione su cui, sottolinea il sindacato, non si è ancora intervenuti, perché il secondo decreto di proroga ha poi solo fatto slittare il termine finale.

 

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