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Il turno di Hera

Missione asteroide

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Europa in orbita

CAPE CANAVERAL (Florida) – Le ultime immagini diffuse da SpaceX la mostrano in cima al razzo Falcon 9, poco prima che sia definitivamente incapsulata sulla sua sommità. La sonda HERA dell’Agenzia Spaziale Europea è pronta a partire da Cape Canaveral. Destinazione: l’asteroide Dimorphos, colpito nel settembre 2022 dalla sonda DART della NASA.
Gli scienziati stanno cercando di capire come fare a deviare un asteroide pericoloso diretto verso la Terra e Dimorphos, lontano e innocuo, è il terreno di test ideale. Due anni fa la missione statunitense gli ha assestato un colpo schiantandosi sulla sua superficie. Le osservazioni hanno mostrato che l’orbita della roccia spaziale, che ha un diametro di 151 metri e ruota intorno a un compagno più grande chiamato Didymos, è effettivamente cambiata.

Ora è il turno di HERA (in foto). Avrà il compito di analizzare in dettaglio gli effetti dell’impatto. Arriverà a destinazione nel 2026. Per sei mesi raccoglierà informazioni sulla superficie e sull’interno di Dimorphos con gli undici strumenti di bordo e due piccoli cubesat e permetterà di elaborare la prima strategia di protezione planetaria di sempre. Sarà un progetto da tenere nel cassetto ed estrarre in caso di reale pericolo.
La finestra di lancio si apre il 7 ottobre alle 16.52 italiane e ci sarà tempo per partire fino al 27 ottobre. Non è escluso che si slitti di qualche giorno, in particolare perché le previsioni meteo non sono molto favorevoli: è prevista pioggia almeno fino a mercoledì. Sembra invece sulla via della risoluzione un’altra criticità, quella legata alla disponibilità del Falcon 9 di SpaceX. Il 28 settembre si è verificata un’anomalia al termine di una missione diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale e i lanci sono stati sospesi per precauzione. La problematice è stata individuata e la partenza di HERA dovrebbe sancire il ritorno al volo del razzo della compagnia privata di Elon Musk.

La missione è costata 350 milioni di euro. Vi hanno contribuito 18 paesi europei e oltre 100 fra istituti e aziende. Considerevole il ruolo dell’Italia con ASI, INAF, numerose università e il comparto industriale da Avio a Leonardo, da OHB Italia a Thales Alenia Space e TSD Space, fino a Tyvak International che ha realizzato Milani, uno dei due cubesat.
Oltre allo studio di Dimorphos è previsto anche un piccolo extra: viaggiando verso l’asteroide, a marzo HERA passerà vicino a Marte. Sarà l’occasione per osservare la sua piccola luna Deimos, mai studiata con strumenti come quelli a bordo della sonda europea.

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