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Il vero scenario strategico

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Da dove, con l’attacco russo in Mali e Ucraìna, ci stanno tagliando fuori

Trattative in corso per blindare l’Indo-Pacifico, in primis il Mar Cinese Meridionale, dalle mire della Cina. Gli Stati Uniti vogliono rafforzare la cooperazione militare con le Filippine e puntare su quattro basi militari dislocate in questo Paese asiatico.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la mossa di Washington punterebbe a rinforzare la presenza nella regione, considerata altamente strategica nell’ottica del confronto con Pechino, per contrastare l’ascesa del gigante asiatico e, al tempo stesso, estendere l’ombrello protettivo su Taiwan. Il segretario alla difesa Usa, Lloyd Austin, non a caso ha in programma il prossimo fine settimana un incontro con il nuovo presidente delle Filippine, Ferdinand Marcos Jr, a Manila.
Non ci sono indicazioni sul quantitativo di truppe che gli Usa vorrebbero schierare nel Paese, ma già la notizia è indicativa dei piani di Joe Biden. Il Washington Post dà l’affare praticamente per certo, aggiungendo che le forze armate Usa otterranno un “accesso esteso” a basi militari chiave nel territorio delle Filippine, nell’ambito del più vasto processo di revisione della postura strategica Usa in Giappone e nell’Indo-Pacifico.

Le basi Usa nelle Filippine
I media statunitensi hanno fatto presente che negli ultimi mesi Washington ha svolto un intenso lavoro valutativo in merito alle Filippine. L’accesso alle basi faciliterebbe anche la cooperazione in un’ampia gamma di ambiti di sicurezza, inclusa la risposta a disastri naturali ed eventi meteorologici estremi.
Due dei siti potrebbero trovarsi nell’isola settentrionale di Luzon e nella provincia sudoccidentale di Palawan mentre non è chiaro dove sarebbero gli altri due. In cambio, gli Stati Uniti hanno offerto assistenza militare a Manila, compresi i droni, preziosi per consentire all’esercito filippino di monitorare l’attività della Cina nel Mar Cinese Meridionale.
Avere truppe che ruotano attraverso le Filippine potrebbe dare agli Usa un maggiore supporto logistico su un’area più ampia se dovesse scoppiare un conflitto, hanno affermato i funzionari della difesa. Attualmente ci sono circa 500 militari statunitensi a rotazione nelle Filippine, secondo quanto riferito da un portavoce del Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti, responsabile delle operazioni militari statunitensi nell’Asia-Pacifico.

Le Filippine tra Usa e Cina
Nel Mar Cinese Meridionale, dove le Filippine e altri quattro governi sono bloccati in dispute territoriali e marittime con la Cina, Pechino ha costruito basi militari su isole artificiali, e la sua marina e la sua guardia costiera mantengono una forte presenza in aree che sono fortemente contestate.
All’inizio di questo mese, il presidente cinese Xi Jinping ha accolto Marcos a Pechino per una visita di Stato, durante la quale i due leader hanno firmato una serie di accordi che consolidano la cooperazione in una serie di settori, compresa la sicurezza.
Filippine e Cina, nel dettaglio, hanno concordato di istituire un canale di comunicazione diretto tra i loro ministeri degli esteri su questioni riguardanti il Mar Cinese Meridionale, con l’obiettivo di raffreddare le tensioni reciproche.
Nel frattempo, Marcos continua a giocare su più fronti. Con Xi, con Biden e pure con il premier giapponese Fumio Kishida. Il presidente filippino si recherà infatti in Giappone la prossima settimana per una “visita ufficiale di lavoro”. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri delle Filippine anticipando un viaggio “consequenziale” teso a rafforzare il partenariato strategico tra i due Paesi.

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