Se hai 8 anni, hai una scaramuccia con un tuo coetaneo e vivi negli Usa ti può capitare di essere arrestato. Succede anche questo (ed è la seconda volta in un mese) nel paese che si ritiene la guida morale dell’umanità. Dove puoi comprare un mitragliatore al supermarket ma i bimbi non possono essere lasciati alle loro baruffe.
Anche un minorenne, scatenato e violento, può finire in carcere. E’ quanto successo negli Stati Uniti: Isaac Sutton, un bambino di 8 anni della Florida, sarebbe stato ammanettato per aver insultato e picchiato un compagno, e in seguito trasportato in un centro giovanile con l’accusa di comportamento criminale. Secondo la stampa locale, si tratta del secondo arresto di un bambino in meno di un mese.
“Era una discussione tra bambini e su quel piano sarebbe dovuta rimanere – ha detto Kathy Garner, avvocato difensore di Isaac – Quello di cui aveva bisogno il mio cliente non erano certamente le manette, ma piuttosto qualcuno col quale parlare e sfogare la propria rabbia”.
Teatro della rissa un campo da basket dove la vittima – di cui non è nota l’identità – stava giocando. Isaac gli si era avvicinato chimandolo “piccolo cioccolatino nero”. Da qui è partita la baruffa, cui ha posto termine la madre della vittima che ha deciso di far intervenire la polizia che ha ritenuto ci fossero gli estremi per l’arresto del minorenne