Sospesa d’autorità la distribuzione parigina della zuppa di maiale ai senza tetto
“Organizzeremo distribuzioni in diversi luoghi della città senza specificare dove e quando. La sola cosa che c’interessa è di aiutare i francesi che dormono sui tombini delle fogne” affermano i giovani volontari cui va il sostegno incondizionato dei clochards
Emblema dei tempi…
“Ci pieghiamo a quest’ingiunzione – dice il porta parola parigino del movimento di solidarietà, GuillaumeLyit – ma la nostra replica sarà molto semplice: organizzeremo distribuzioni in diversi luoghi della città senza specificare dove e quando. La sola cosa che c’interessa è di aiutare i francesi che dormono sui tombini delle fogne”.
È chiaro che è il maiale a rappresentare l’elemento della contesa.
I «politicamente corretti» hanno infatti deciso che servire zuppe di maiale discriminerebbe gli integralisti ebraici e musulmani (cosa non considerata valida nei rispettivi casi di assistenza islamica ed ebraica, peraltro finanziati disinvoltamente dalle istituzioni laiche).
Poco conta che in realtà i produttori di maiale abbiano offerto prezzi vantaggiosi ai volontari sociali: meglio far digiunare i cittadini francesi che essere presi di mira dall’intellighentia radical chic !
I senza tetto intanto solidarizzano con i giovani del Bloc. “Voglio sentirmi a casa mia fino a che non crepo ! Non voglio abbassare le mutande di fronte agli altri !” grida un clochard al giornalista del Parisien presente alla zuppa di ieri.
Insomma, il morale della favola è quanto mai semplice: da una parte c’è chi distribuisce il porco e dall’altra ci sono porci che non hanno scrupoli a calpestare i concittadini miserabili.
Ma il Bloc a quanto afferma continuerà la sua opera di beneficenza e di solidarietà.