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Il prezzo dello sballo

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Anche Elton John ha rischiato di non cantare più per l’uso eccessivo di marijuana. Lo racconta, in amarcord, il cantante rock sicuro che questo “com’ero alternativo” sia pagante nel mondo sensazionalista a pochi centesimi del “grande fratello”

Erano gli anni Ottanta, era l’Australia, era il divorzio dal Renate Blauel. Ed era la marijuana. Elton John ne fumava così tanta che a un certo punto della sua vita anche la voce ne risentì in maniera seria. “La prima cosa che mi disse il medico fu ‘Stai fumando molta erba, vero?” ha confessato la star al “Daily Express”. “Io rimasi di stucco e gli chiesi, ‘come fai a saperlo?”. Dopo allora John si sottopose a un’operazione per continuare a cantare.


Secondo il tabloid il cantante si diede pesantemente al fumo di cannabis quando viveva in Australia negli anni Ottanta, dopo il suo divorzio da Renate Blauel. Nel 1987 subì un intervento chirurgico, e all’epoca lo giustificò con un’infezione alle corde vocali. A vent’anni di distanza però, Elton John ha detto che fu l’eccesso di marijuana a causargli problemi, in particolare la formazione di piccoli polipi che furono rimossi dal chirurgo.

Il medico disse che “lo aveva capito dalla voce roca e bassa” e spiegò al cantante “che la cosa peggiore che poteva fare era fumare marijuana”. Dal giorno dell’operazione Elton sostiene che la sua voce è diventata “più profonda, ha più risonanza ed è più forte“. “Una volta ero un pianista che cantava” spiega, “oggi sono un cantante che suona il piano”.

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