giovedì 26 Dicembre 2024

Il Terrore e lo spettacolo

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Sulle manifestazioni di piazza contro il terrorismo



























Viene inscenata in questi giorni una risibile e patetica sequenza di manifestazioni di piazza contro il terrorismo. In questa farsa, gli sceneggiatori mediaset e quelli ulivastri fanno a gara nell’attribuirsi il merito della miglior organizzazione di quanto, non solo è inefficace, ma rientra appieno nel copione stragista.
Perché le manifestazioni unitarie sono parte integrante del canovaccio sin da quando la “strategia della tensione” è stata concepita; o forse sarebbe meglio dire, da quando si è istituzionalizzata la “società dello spettacolo”.
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In questa chiave di lettura ci viene incontro un recente documento attribuito al CFR, ovverosia del centro supremo della strategia estera americana, al quale è stato ufficialmente trafugato (anche se io penso trattarsi di un falso che contiene verità). Fu trafugato per essere dato alle stampe in Francia lo scorso novembre e cioè in perfetta e sorprendente concomitanza con le affermazioni che venivano da oltreoceano, vuoi da Lyndon Larouche, vuoi da Wall Street, vuoi dalla Trilateral e che, in chiavi diverse, annunciavano tutte un’offensiva terroristica primaverile in Europa che avrebbe avuto inizio in Spagna.
Questo documento, verosimilmente creato e divulgato dall’intelligence francese che non aveva trovato altro escamotage per puntare l’indice accusatore sul Pentagono, parla proprio della decisione del gotha capital/americano di effettuare rapidamente il passaggio alla fase del “terrore globale” meglio definita come “spettacolo globale del terrore”.
E proprio su questa formula proporrei di soffermarci.
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Invece di perderci nel labirinto delle ipotesi sulla matrice terroristica (etarra, integralista, mafiosa, ecc) faremmo molto meglio a concentrare la nostra attenzione sulla funzione strutturale del terrorismo.
Al di là dagli effetti politico/economici che ne conseguiranno e che sembrano destinati comunque ad andare in direzione anti-europea a tutto vantaggio delle tasche e delle quote di potere di quel qualche centinaio di famiglie che coordinano l’alta finanza ed il crimine organizzato (ammesso che sia lecito separare i due concetti) dobbiamo capire cos’è il terrorismo nell’attuale fase di “civiltà di massa passiva
In anticipo sui tempi alcuni comunisti atipici, i “situazionisti”, influenzati peraltro da correnti di riflessione degli anni Trenta, definirono quell’attuale come la “società dello spettacolo”.
In grandi linee si tratta di una società che si fonda sullo spettacolo messo in scena dai media, in particolare quelli televisivi.
Non solo chi ha il controllo di questi media ma, soprattutto, chi li sa utilizzare come regista sopraffino, detiene il potere e

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