venerdì 19 Luglio 2024

Impossibile dare la parola al popolo

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Semplicemente perché non esiste alcun popolo

Ultimamente le opposizioni tutte reclamano il restauro della sovranità parlamentare e il ritorno della parola al popolo.
Condivido l’ostilità a Conte, ai presunti competenti che dettano legge al tempo stesso in nome e per conto dell’Onu, della London School of Ecomics e della psicologia disturbata degli invidiosi sociali che, come recita un proverbio spagnolo, dimostrano che non esiste tiranno peggiore di uno schiavo con la frusta in mano.
Non condivido l’esaltazione della ormai perfino inutile aula sorda e grigia perché se c’è una cosa di positivo in questa circostanza è che, tra tante mascherine da bandito sulle nostre facce, cade la maschera ingannevole della democrazia.
Ritengo del tutto assurda la pretesa di dare la parola al popolo, per la semplice ragione che non c’è alcun popolo.
Una popolazione formata da tanti individui atomizzati e massificati compone una feccia.
Il popolo è un elemento organico, consapevole di sé, legato intimamente da un genius, combattivo. Non è un insieme di acidi spettatori e consumatori d’emozioni che si agita in cerca di una mano padronale qualsiasi che, di qualunque nazione ed etnia sia, offra loro da bere e da mangiare.
In Italia non c’è più un popolo.
Iniziamo a formarlo e poi ce la prenderemo con chi gli toglie la parola.
Altrimenti siamo ridicoli.

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