Ricordate Aldo Fabrizi e il suo personaggio nel film “Avanti c’è posto”, diretto da Mario Bonnard nel 1942, in piena Seconda guerra mondiale? Adesso a Roma tornerà il bigliettaio sui mezzi del trasporto pubblico, che manca ormai dagli anni ’60. L’esperimento durerà un anno e riguarderà solo alcune linee. «È un modo per recuperare buona parte della forte evasione che ancora colpisce gli autobus e i tram – spiega Alessandro Vannini, presidente della commissione capitolina turismo – Ma anche per incrementare i livelli di sicurezza e di decoro su mezzi troppo spesso frequentati da borseggiatori e vandali di ogni tipo».
Si comincerà probabilmente da sette linee di autobus che attraversano le zone centrali della Capitale – 64, 46, 490, 49, 492, 81 e 70 – ma a queste se ne potrebbero aggiungere anche altre, scelte sempre tra quelle più affollate da turisti e da romani che si avvicinano al centro storico. «Un modo, questo, per fare in modo che la spesa per tenere un bigliettaio in servizio si finanzi con una consistente vendita di titoli di viaggio», spiega Vannini. L’esperimento durerà almeno un anno, da fine novembre, con l’obiettivo di estenderlo, in caso di successo, a un numero sempre superiore di linee, anche di tram.
La figura del bigliettaio è scomparsa da anni, ma è sempre presente nel ricordo e nell’affetto di tanti romani, come è emerso da un sondaggio dell’amministrazione comunale negli autobus delle principali linee che attraversano il centro storico. Il sondaggio, i cui risultati saranno resi noti oggi, è stato voluto dalla commissione mobilità del Campidoglio, presieduta da Antonello Aurigemma, che da mesi sta lavorando su questo progetto. La ricerca, che riguardava proprio la presenza del bigliettaio, ha fatto da battistrada al progetto che mira a garantire la sicurezza nei mezzi, a preservare i turisti da atti violenti e a prevenire il fenomeno degli abusivi sui bus, ossia di chi non paga o non timbra il biglietto.
L’abusivismo è stato fortemente ridotto sulle metropolitane, grazie all’adozione dei tornelli elettronici. Ma, secondo recenti dati della commissione turismo, è ancora piuttosto forte sui mezzi di superficie, autobus e tram. L’indagine è stata svolta su un campione di tremila persone. Più della metà di queste, dicono i curatori, si è espressa con favore al ritorno del bigliettaio, in particolare, è stato spiegato nelle risposte degli intervistati, «perché infonde sicurezza» a chi utilizza un mezzo pubblico. Il progetto del Campidoglio, secondo Vannini, prevede l’assunzione di personale a tempo determinato (dodici mesi) per tutta la durata della sperimentazione, per poi deciderne l’eventuale stabilizzazione in caso di successo del piano.