Strade statali presto a pagamento. Nei libri delle elementari si definisce il medioevo come un’era arretrata durante la quale si era costretti a pagare il pedaggio sulle strade. Dopo la felice parentesi degli anni Trenta – autostrade gratuite e sistema sociale – rieccoci nell’epoca oscura.
Lunardi: l’ipotesi contenuta nel Dpef di far pagare un pedaggio sulle strade statali “e’ un giusto prezzo per avere servizi di livello”. . – L’idea di introdurre un pedaggio su oltre 4.000 chilometri di strade statali, inserita nel programma per le infrastrutture strategiche allegato al Dpef “e’ un giusto prezzo per avere servizi di livello”. Lo afferma il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Pietro Lunardi, interpellato in merito a margine di una conferenza stampa. “Non sara’ l’unico modo perche’ abbiamo bisogno di tante e tante risorse – spiega Lunardi – pero’ il fatto di pedaggiare 4.500 chilometri di strade ci dovra’ aiutare”. Secondo il ministro “i cittadini, se hanno un buon servizio, reagiranno sicuramente bene”. In merito alle resistenze, da sempre incontrate per questo progetto, il ministro rileva come esse siano “un po incomprensibili, soprattutto nel sud dove nessuno era abituato a pagare il pedaggio. Il fatto si riduce sempre al solito: una delle forme per cui il sud e’ stato sempre discriminato e’ anche perche’ non si pagavano pedaggi per le autostrade. Io credo che il sud debba comportarsi come il nord, anzi meglio del nord, e adeguarsi a quelle che sono le regole del paese. Se il sud avra’ dei buoni servizi, e’ giusto che paghi il pedaggio”.