E ci attrezziamo in tal senso
“Una riorganizzazione a costo zero”, ripete più volte il ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’annuncio è quello della riorganizzazione del ministero che ha sede alla Farnesina.
“Sarà un ministero bicapite con una testa politica e una testa economica”. ha detto Tajani, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. “Ci saranno il ministro e il Segretario generale che sarà affiancato da un Segretario generale aggiunto che avrà il coordinamento di tutti gli aspetti politici e poi ci sarà un altro Segretario generale aggiunto che si occuperà della parte economica del ministero”.
“Ci sarà una direzione generale della crescita che sarà un punto di riferimento per tutte le imprese perché sarà anche divisa per settori (compreso lo sport). Ci sarà poi una direzione generale che si occuperà della sicurezza e dell’intelligenza artificiale che sarà divisa in una parte più politica e in una più economica”, ha proseguito Tajani.
La novità più rilevante è proprio la direzione per la crescita, ha aggiunto Tajani: “sarà divisa per settori e sarà un punto di riferimento per tutte le imprese”. L’obiettivo è rafforzare l’export, in particolare ai tempi dei dazi Usa e con le guerre in corso.
La riforma entrerà in vigore dal primo gennaio 2026 “ma i motori sono operativi da tempo”, ha detto Tajani.
