sabato 21 Dicembre 2024

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OpenAI ha archiviato un nuovo round di finanziamenti da 6,5 miliardi di dollari, uno dei maggiori mai realizzati nel settore privato, che porta la valutazione del gruppo a oltre 150 miliardi di dollari. Un valore doppio rispetto agli 87 mila dollari di un anno fa, e che si avvicina a quello di Uber e AT&T. Viene così confermata la crescente importanza che gli investitori danno all’intelligenza artificiale generativa e il ruolo centrale di OpenAI, creatore di ChatGPT, nel suo sviluppo.
Chi sono i finanziatori
Il nuovo round di finanziamenti arriva in un momento di svolta per la società americana che, solo pochi giorni fa, ha comunicato di voler cambiare la sua natura giuridica da modello ibrido profit/non profit, con un limite ai dividendi degli azionisti, società for profit.

Il round di finanziamenti, guidato da Thrive Capital, la società di venture capital guidata da Josh Kushner, avrebbe visto tra i maggiori finanziatori Microsoft, il colosso dei chip Nvidia e di SoftBank. Bloomberg ha citato anche Khosla Ventures, Altimeter Capital e Fidelity. A dispetto delle attese della vigilia, non compare invece Apple.

Secondo quanto comunicato dal gruppo: il nuovo round di finanziamenti permetterà al gruppo di consolidare la sua leadership nella ricerca sull’intelligenza artificiale di frontiera, aumentare la capacità di elaborazione e continuare a creare strumenti che aiutino le persone a risolvere problemi difficili.

Crescita senza freni
Dal lancio di ChatGPT, OpenAI ha attirato 250 milioni di utenti attivi settimanali. Anche la valutazione dell’azienda è passata da 14 miliardi di dollari nel 2021 a 157 miliardi di dollari, mentre i ricavi sono cresciuti da zero a 3,6 miliardi di dollari, superando di gran lunga le previsioni fatte dall’amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman. Ma la crescita attesa per il prossimo anno, in termini di ricavi sarà esplosiva: alcuni analisti si aspettano che le entrate saliranno fino 11,6 miliardi di dollari.

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