Sui routers che governano la Rete c’è un difetto a «rischio hacker». Uno studioso americano presenterà giovedì i risultati.
WASHINGTON – Internet è in pericolo. I ricercatori hanno scoperto una falla che, se non sarà riparata, potrà essere sfrutatta dagli hackers per mandare in tilt la Rete globale, facendo saltare tutte le connessioni e impedendo l’invio di email e messaggi istantanei. Un doppio avvertimento alla comunità tecnologica mondiale è partito dal dipartimento per la Sicurezza Interna negli Usa e dal centro nazionale per la cybersicurezza in Gran Bretagna e la scelta dei tempi non è casuale. Giovedì a Vancouver (Canada) un ricercatore americano, Paul Watson, presenterà pubblicamente i risultati di un suo studio che ha individuato il problema. I governi americano e britannico, così come gran parte degli esperti di sicurezza delle grandi società internazionali, sono al corrente da settimane di ciò che ha scoperto Watson, ma lo studioso ha previsto che i rischi diventeranno seri dopo la sua relazione ad una conferenza sulla sicurezza del web. «Cinque minuti dopo che avrò lasciato la sala, gli hacker cominceranno a capire come lanciare gli attacchi», ha detto Watson.
PROTOCOLLO – Il problema riguarda il Tcp, ovvero il «Transmission control protocol», il protocollo che gestisce tutto il traffico sulla Rete. Watson sostiene di aver individuato un metodo per far chiudere le connessioni al web dei personal computer e soprattutto dei routers, le apparecchiature che coordinano il flusso dei dati e costituiscono gli snodi fondamentali di Internet. Gli esperti fino ad ora ritenevano che occorressero tra 4 e 142 anni per riuscire a costringere a distanza i routers a bloccarsi e ripartire – mandando ko nello stesso tempo la navigazione su Internet per larghe fette di utenti – perché occorre indovinare un numero che cambia continuamente, in mezzo a