Aedo d’Europa, di Normandia, dell’eroismo e del mare
L’8 febbraio 1927 nasceva a Parigi da una famiglia normanna Jean Mabire, storico e militante. Fondatore della rivista Viking (1947) fu poi caporedattore di Europe-Action e di Minute. Formatore di giovani militanti e quadri in Europe Jeunesse, è stato uno dei principali aedi dell’immaginario normanno, europeo ed eroico ma lo è stato senza fronzoli né stupida retorica. Ha prodotto oltre cento libri, tra cui quattro romanzi. Prolifico specialmente nella storia della Normandia, nelle epopee guerriere (abbiamo in italiano alcuni suoi scritti sulle Waffen SS ed è stato lui che ci ha fatto conoscere Roman von Ungern Sternberg, il mitico Ungern Kahn, in un libro edito dalle Ar con il nome Il dio della guerra), Mabire ha dedicato una gran parte della sua opera al mare e alle storie dei marinai. Suo figlio Halvard, nato in Normandia, è un affermato navigatore e campione di vela.
Ironico, sensibile, attento e misurato, di lui si potrà dire quel che egli stesso disse a proposito di Pierre Drieu La Rochelle, suo compatriota normanno: “possedeva al tempo stessso la moderazione e la passione smisurata della gente della sua terra”.
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