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La Boldrini smentita dal fuoco amico

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La sinistra britannica rinnega lo Ius Soli

I conflitti etnici mondiali si sono spostati in Inghilterra: ogni giorno arriva la notizia di scontri tra ciprioti e albanesi, indiani e pakistani, kosovari e curdi, somali e indiani. La scorsa settimana, a Sheffield, un gruppo di rom (in Inghilterra ce ne sono 200 mila) si è scontrato con i cittadini locali. Stremato, Jack Straw, politico di spicco del partito Laburista, e nativo proprio della città dello Yorkshire, ha definito “spectacular mistake” la politica immigrazionista di cui è sempre stato fautore.

Straw, già ministro del lavoro e Segretario di Stato alla Giustizia, ha proseguito: “Un errore a cui ho partecipato quello di revocare le restrizioni transitorie per gli Stati dell’Europa dell’Est, ma abbiamo pensato che sarebbe stato un bene per la Gran Bretagna, se questa gente fosse venuta a lavorare qui”. Insomma, “abbiamo sbagliato ma in malafede”, sembrano dire le parole di Straw. Intanto Chris Bryant, portavoce del Labour per le politiche sull’immigrazione, ha dichiarato che “in Inghilterra sono entrati molti più immigrati di quanto ci aspettassimo”.

Il Daily Mail ha criticato fortemente le dichiarazioni di Straw, tuonando: “L’immigrazione di massa non è stato un ‘errore’. Un errore è dimenticare di prendere un ombrello quando è prevista pioggia. Un errore è indossare scarpe di camoscio marrone con un completo blu gessato . L’ingresso indiscriminato di immigrati è stato il frutto di una politica deliberata del Ministero del Lavoro”.

“I ministri hanno detto bugie sfacciate circa le loro vere intenzioni – continua l’editoriale del Daily Mail – e tutti coloro che hanno contestato l’afflusso senza precedenti di cittadini stranieri sono stati chiamati ‘ razzisti ‘ o ‘ xenofobi ‘. Sir Andrew Green, l’ ex diplomatico dai modi gentili è stato sottoposto a una campagna di vile e sostenuta di diffamazione. Il crimine di Green è stato quello di esporre, con precisione, i rischi reali dell’ immigrazione”.

 

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