La Bce ostenta sfarzo papale alla faccia della gleba globale
Dovrebbe diventare operativa nel 2014, ma i ritardi e soprattutto i costi lievitati di circa 350 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali hanno provocato più di un malumore. A dieci giorni dalla cerimonia ufficiale durante la quale la Banca Centrale Europea ha celebrato il completamento delle principali opere strutturali della sua nuova sede, a Francoforte, l’euroscettico Sunday Telegraph presenta un lungo articolo in cui critica l’avveniristica e faraonica struttura definendola «fuori budget» e inutilmente grandiosa.
LA STRUTTURA – Il complesso che sorgerà nell’area dei vecchi mercati generali di Francoforte è costituito da tre unità fondamentali: la Grossmarkthalle, un edificio a sviluppo orizzontale e due torri gemelle poligonali alte rispettivamente 185 e 165 metri. Inizialmente la spesa totale dell’opera doveva raggiungere gli 850 milioni di euro, ma le stime presentate qualche giorno fa sono molto più alte. Alle fine dei lavori il costo dovrebbe essere di 1,2 miliardi di euro, ma non mancano coloro che assicurano che la cifra finale potrebbe lievitare ancora. I ritardi di sei mesi hanno interessato particolarmente le opere edili nella Grossmarkthalle, un imponente edificio storico a carattere industriale del 1928 che fungerà da entrata principale. Secondo la Bce i tempi previsti non sono stati rispettati a causa delle «complessità degli interventi di restauro necessari nella struttura originaria del monumento storico tutelato» e i lavori straordinari su questa struttura da soli hanno fatto crescere il budget di circa 100-150 milioni di euro. Altri 200 milioni di rincari sono stati prodotti dall’aumento del costo dei materiali e delle attività nel settore delle costruzioni. «Ci sono stati una serie di problemi imprevisti che abbiamo dovuto affrontare», spiega Jörg Asmussen, membro del Comitato esecutivo della Bce incaricato del progetto, mentre il designer Wolf Prix, a capo di Coop Himmelb(l)au, lo studio viennese di architettura vincitore nel 2004 del concorso internazionale di progettazione indetto dalla Bce assicura: «Questa struttura avrà una presenza veramente forte perché l’idea di base è una geometria molto complessa».
CRITICHE – Eppure c’è chi davanti a questa avveniristica struttura non riesce proprio ad esaltarsi ed anzi afferma che i costi eccessivi sono uno schiaffo per i cittadini europei, oppressi dalla crisi economica: «Purtroppo capita spesso che progetti di costruzioni grandiosi superino i costi annunciati – dichiara Richard Ashworth, leader del gruppo degli eurodeputati conservatori britannici – Tuttavia usare tutti questi soldi per un unico complesso è davvero uno spreco spettacolare. Fortunatamente per il Regno Unito i costi graveranno solo sulle 17 nazioni dell’eurozona e non su tutti i membri dell’Unione. In un momento di grave recessione in cui tutti i cittadini del Vecchio Continente stanno stringendo la cinghia, la Bce dovrebbe cercare di dare il buon esempio e non sprecare i fondi in questo modo».