Paperelle, rossetti e piccoli pesci che vibrano. Giochi per bambini e trucchi per signore? Ma neanche per scherzo, ecco veri e propri giochi erotici messi in bella mostra sugli scaffali della Coin di via Calzaioli e venduti nel reparto biancheria intima per donne, insieme a slip e reggiseni. Che da oggi non ci saranno più perchè l’assessore alla sicurezza e vivibilità urbana, Graziano Cioni, avvertito dall’e-mail di una cliente, ha sguinzagliato la polizia municipale nel grande magazzino a sequestrare tutto. E chi l’avrebbe mai detto che quelli che assomigliano così tanto a giochi per bambini e che sono definiti dalla casa produttrice “sexy toys per il piacere e il relax di tutti”, diventassero una pietra di scandalo?
LA STORIA – La storiacomincia con una e-mail che arriva all’assessore sceriffo Graziano Cioni: una mamma si lamenta per essere capitata alla Coin fiorentina e aver visto queste paperelle-erotiche in bella mostra. Scatta il controllo di Cioni e degli agenti. L’assessore ha voluto verificare di persona la veridicità di quanto detto, anche per la reputazione dell’esercizio commerciale citato, e insieme al comandante della polizia municipale si è recato nel grande magazzino. Qui ha potuto vedere direttamente quanto segnalato dalla signora nella e-mail, ovvero “oggetti erotici – recita il comunicato della polizia municipale – esposti nel reparto biancheria intima donna in una zona accessibile a tutti e senza avvisi specifici”.IL SEQUESTRO – Quindi è scattato l’intervento degli agenti della polizia municipale che hanno contestato al direttore del negozio la violazione dell’articolo 28 del nuovo regolamento di polizia urbana (“La vendita di articoli erotici riservati esclusivamente ai maggiorenni è ammessa solamente in esercizi commerciali che consentano la necessaria riservatezza, che abbiano l’ingresso distante almeno 200 metri da scuole, giardini, edifici destinati a luogo di culto o alla memoria dei defunti e dalle cui vetrine o mostre non sia possibile scorgere l’interno del locale o i prodotti messi in vendita. Qualora negli esercizi si vendano anche altri articoli in libera vendita, deve essere salvaguardata comunque la necessaria riservatezza e i prodotti destinati esclusivamente ai maggiorenni devono essere conservati o esposti in zone non immediatamente visibili”).
La polizia municipale ha sequestrato le paperelle.
TROPPO VICINI ALLA CHIESA – E questo perché, come si legge nel verbale di contestazione, permetteva la vendita di articoli erotici riservati ai maggiorenni in esercizio commerciale che non consente la necessaria riservatezza. La zona era sì delimitata da tendaggi, al momento aperti, ma non era presente precisa indicazione che lo spazio era riservato ad un pubblico adulto. Inoltre, sempre sulla base dell’articolo 28, la vendita era in luogo ad una distanza inferiore ai 200 metri previsti da un luogo di culto. Per gli articoli esposti è scattato il sequestro mentre il direttore del negozio è stato multato.
LA REPLICA DELLA COIN – “Coin, prima di potersi esprimere compiutamente, intende raccogliere tutta la documentazione necessaria per effettuare le opportune valutazioni riguardo al sequestro amministrativo di articoli in vendita e altro materiale avvenuto nel negozio di Firenze, Via Calzaiuoli. Risulta però evidente che gli articoli sequestrati erano posizionati in un piano rialzato e differenziato rispetto alla superficie di vendita in modo da favorire l’accesso solamente alle persone interessate. Gli oggetti non si trovavano in vetrina o in aree di grande visibilità all’interno dello store e all’ingresso del reparto era, inoltre, ben visibile un’indicazione che informava che gli oggetti in vendita erano riservati a un solo pubblico adulto. Coin, seguendo la propria vocazione di department store, è da sempre attiva nella ricerca delle nuove tendenze, ma pone grande attenzione al rispetto della sensibilità dei propri consumatori”.