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La civiltà per la quale dovremmo morire

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Gli Stati Uniti non perdono occasione di mostrare il volto della propria rozza e ottusa barbarie. Giustiziato un detenuto settantaquattrenne dopo aver trascorso 27 anni in carcere. Ergastolo e pena di morte: complimenti !

La notte scorsa nel penitenziario di Holman ad Atmore, in Alabama, e’ stato giustiziato il detenuto in eta’ piu’ avanzata del quale sia stata effettuata l’esecuzione da quando, nel ’76, la pena capitale fu reintrodotta dalla Corte Suprema federale nell’ordinamento giuridico degli Stati Uniti: si tratta di James Barney Hubbard, 74 anni, condannato a morte per l’assassinio di una sua amica, risalente al ’77; il delitto fu compiuto dall’uomo poco dopo essere uscito di prigione, ove aveva scontato una condanna a diciannove anni di detenzione, inflittagli per un precedente omicidio. Vani i ricorsi alla stessa Corte Suprema e al governatore dello Stato usa, Bob Riley, da parte dei difensori di Hubbard, che avevano eccepito tra l’altro le condizioni di semi-infermita’ psichica del loro assistito, afflitto per di piu’ da condizioni di salute estremamente precarie.

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