giovedì 18 Luglio 2024

La snazionalizzazione delle masse

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Prosegue a ritmo incessante la disintegrazione DAL sistema: ovvero la genuflessione dei popoli e delle civiltà. Entra in vigore la legge che liquida il servizio di leva. Certo, era oramai ridotto ad operazioni di polizia di complemento per i padroni d’oltreoceano, ma l’istituzione in sé è da sempre sinonimo di partecipazione popolare e di crescita nazionale.

È entrata in vigore ieri, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la legge n. 226 del 23 agosto 2004, che sospende definitivamente il servizio di leva a partire dal primo gennaio 2005.
Fino al 31 dicembre di quest’anno saranno chiamati a svolgere il servizio di leva, anche in qualità di ausiliari nelle forze di polizia e nelle amministrazioni dello Stato, i nati entro il 1985. Dal prossimo anno, è scritto tra l’altro nel testo della legge, composto da trentatré articoli, verranno istituite 2 categorie di volontari: i volontari in ferma prefissata di un anno e i volontari in ferma prefissata quadriennale.
Per gli aspiranti volontari in ferma annuale che risiedono nelle zone alpine sono previsti alcuni incentivi particolari: saranno destinati di preferenza, su richiesta, nei reparti alpini e avranno un benefit di 50 euro mensili.
La legge prevede anche che coloro che intendono arruolarsi nelle forze di polizia a ordinamento civile e militare e nel corpo militare della Croce Rossa, dovranno avere svolto almeno un anno di arruolamento in ferma volontaria.
I candidati, però, non potranno presentare domanda, nello stesso anno, che per uno dei corpi in questione. La copertura finanziaria stanziata per l’ attuazione della legge, ammonta, dall’anno 2005, a 392.999.573 euro.

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