Home Glob L’amico americano

L’amico americano

0


Obama incita l’Europa a finire in ginocchio e plaude all’Italia di Monti e Napolitano per essersi già svenduta

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama interviene nuovamente sulla crisi dell’economia europea mostrando ancora una volta preoccupazione. Ma questa volta promette: gli Usa appoggeranno i leader Ue, ma servono misure dure e rapide.

IL DISCORSO – «La situazione in Europa, continua a porre venti contrari sulla ripresa americana. L’Europa è una delle nostre grandi preoccupazioni, perché è il nostro partner commerciale maggiore. Servono misure dure, adesso. Prima i leader europei agiranno, prima il mercato e la gente potranno tornare ad avere fiducia e prima potrà esserci la ripresa». Per il presidente americano, le soluzioni alla crisi europea sono dure ma sono soluzioni e l’Europa ha il sostegno degli Stati Uniti. Per Obama poi i greci devono capire che se il paese ellenico dovesse uscire dall’Eurozona, le loro difficoltà «sarebbero peggiori». Obama: «In Europa servono misure dure per la crescita» Mi piace questo contenutoNon mi piace questo contenuto

SURPLUS – Le riforme strutturali dell’Italia sono buone ma hanno bisogno di tempo per avere successo ha aggiunto Obama, per il quale «Da un lato c’è la Grecia, che in effetti ha speso più di quello che poteva. D’altro canto ci sono Paesi come L’Italia e la Spagna che hanno un surplus e che hanno fatto riforme intelligenti, come quelle sul mercato del lavoro. Ora però – ha aggiunto Obama – bisogna dare tempo e spazio perchè queste riforme possano raggiungere i loro obiettivi e avere successo». «Facciamo il possibile per crescere ora, la stabilizzazione dei conti è un piano più di lungo termine» spiega ancora il presidente americano, sottolineando che con l’austerity si rischia una spirale al ribasso. «In Europa ci sono Paesi con tassi di disoccupazione del 15% o del 20%. Credo – ha aggiunto Obama – che con politiche di sola austerity si rischia di innescare una spirare negativa che ci lancia verso il basso. È necessario pensare subito a politiche di crescita a breve termine, stabilizzare i conti, e nello stesso tempo a un cammino di sviluppo economico più a lungo termine».

Nessun commento

Exit mobile version