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Las Vegas desperada

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La Tigros nel varesino mette il lavoro in palio alla lotteria

       In questi tempi di crisi, la mai sopita pratica nazionale dei concorsi a premi è di fronte a un bivio: ha ancora senso promettere un viaggio alle Maldive o l’ultimo modello di Ferrari come premio di un concorso commerciale? La soluzione l’ha trovata una catena locale di supermercati che ha le sue circa 60 sedi sparse principalmente nel territorio della provincia di Varese: in occasione del trentesimo anniversario della nascita della catena di negozi, e della nascita della fondazione dedicata a colui che li ha voluti, l’imprenditore Luigi Orrigoni, la catena di supermercati Tigros ha organizzato un concorso che mette in palio dei posti di lavoro in azienda. Dieci, per la precisione: a tempo determinato di un anno e con un corso di formazione interno compreso, così da dare l’opportunità ad azienda e lavoratore di valutare se proseguire nel rapporto di collaborazione. E il premio può essere ceduto dal vincitore a un’altra persona.
Il meccanismo per ottenerlo è quello dei più classici concorsi fedeltà. Ogni 30 euro di spesa si riceve una cartolina di quelle del tipo “gratta e vinci”, si toglie la parte d’argento e si scopre se si ha vinto un buono spesa o uno dei premi immediati: dopo di che la si compila con i propri dati e la si spedisce per partecipare all’estrazione di uno dei dieci posti di lavoro in palio. Un sistema facile e già ben noto alle migliaia e migliaia di italiani che in questi tempi si sono lanciati su lotto e altri strumenti di ricerca della fortuna. Se poi con la cartolina non si è stati sufficientemente fortunati e non si è trovato lavoro, il concorso regala una seconda possibilità: raccogliere cinque bollini spesa, spedirli e partecipare all’estrazione di una delle cento spese mensili. Per sopravvivere almeno un po’, per concorso, al lavoro che manca e che nemmeno un “gratta e vinci” ti può procurare.

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