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Legionari romani in marcia

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12 studenti dell’Università di Regensburg hanno voluto ripercorrere un’antica strada romana fino a Trento. Vestiti ed attrezzati come i legionari di 2000 anni fa. 600 km a piedi per essere snobbati dal Comune di Trento …

“l’Adige” – 9 settembre 2004


TRENTO NON FESTEGGIA I LEGIONARI ROMANI. PARTITI IN 12, A PIEDI, DA REGENSBURG, ARRIVERANNO QUI SABATO, DOPO 600 KM.


«chiediamo solo un prato dove piantare le tende». ma un contatto col comune non ha dato esito. ben più ospitali le altre città di tappa.
l´iniziativa è dell´università tedesca che ha vestito i 12 proprio come gli antichi romani. tutto è iniziato con una vecchia imbarcazione…


di renzo m. grosselli
sabato mattina, verso le 11, dodici legionari romani faranno il loro ingresso a trento, dopo 600 chilometri di cammino. ma trento non vuole fare loro festa, superba città che si dice «barbara». ma la cosa è ancora più complicata. perché anche loro, i legionari romani, in realtà sono dei «barbari», cioè dei germanici. complicato? vediamo di spiegarci.
l´università tedesca di regensburg, o meglio la sua facoltà di storia, ha ricostruito con il massimo di fedeltà e sulla base di un relitto ritrovato a kassel, una nave «lusoria», cioè una nave da guerra romana. di quelle che servivano a navigare sul danubio per controllare i confini dell´impero. imbarcazione dal corpo snello, con 36 posti remo. l´operazione è durata un anno, a partire dal giugno 2003. tutto ad opera di volontari, studenti ma anche artigiani che che hanno riprodotto nei minimi particolari una storica nave romana. alla fine è stato dato alle stampe anche un bel libro illustrato. e l´imbarcazione è stata battezzata regina (castra regina era il nome romano di regensburg). regina è stata messa in acqua sul danubio ed è stata fatta navigare più di una volta, dando prova della sua funzionalità.
nel frattempo, un´altra iniziativa è stata messa in cantiere. se la nave doveva servire a capire come i romani difendevano i confini, c´era da dimostrare quanto fosse agevole per loro raggiungere il cuore dell´impero partendo dalla città tedesca. si è deciso quindi che 12 studenti, equipaggiati esattamente come gli antichi romani (uno di loro sulla cosa preparerà alla fine la sua tesi) partissero a piedi alla volta di roma. ovvero, a piedi sino a trento e poi in treno sino a roma. cioè 600 chilometri camminando, in tappe di 25-30 chilometri al giorno.
i baldi legionari dai capelli biondi sono partiti da regensburg il 15 agosto ed ora si trovano nei pressi di bolzano. sabato è previsto l´arrivo a trento. «questa gente – dice hermann goss direttore della weltenburger kloster, la più vecchia birreria-monastero del mondo, dell´anno 1050, che sponsorizza l´impresa – è vestita esattamente come i romani. abiti e «calzari» sono stati ricostruiti sulla base di una messe di dati storici. solo per dirle, uno dei ragazzi già al terzo giorno di cammino aveva le piaghe sui piedi». anche le tende in cui dormono la notte sono come quelle usate dai militari romani.
e il cibo? «volevano mangiare alla romana – dice goss – ma poi è stato impossibile. ogni giorno va a finire che sono ospiti di qualcuno, vista la simpatia con cui i legionari sono accolti nelle varie località in cui fanno tappa».
in tutte meno trento. «la birreria – dice il manager tedesco – ha tentato di contattare a suo tempo il comune di trento ma questo, con un fax, ci aveva risposto di non potere fare nulla». «c´è comunque in città un ostello della gioventù, oppure avete la possibilità di rivolgervi all´apt» era il succo della risposta. probabilmente, i trentini che ospitali lo sono, non avevano capito bene i contenuti dell´iniziativa.
ora però la cosa suona strana. per quasi 25 giorni dodici studenti germanici hanno camminato, sotto il sole e sotto la pioggia. vestiti da romani. e sul loro cammino hanno trovato gente pronta a dare loro uno spazio per piantare le tende ma anche un piatto caldo e un bicchiere pieno. e la loro meta, a piedi, è proprio la nostra città. in cui arriveranno sabato, probabilmente verso le 11 e quasi certamente da via brennero. ma qui, purtroppo, nessuno ha ancora indicato loro un prato su cui poter far giacere le st

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