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L’età dell’oro

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Al Monte dei pegni oggi vogliono soltanto i preziosi

«Perché sono qui? È un circolo vizioso. Al Monte dei pegni mia moglie è venuta nel ‘99. La mia azienda era andata in crisi. Ho venduto tutto, casa, due auto, per liquidare i miei 25 dipendenti. Non ci è rimasto più nulla salvo i gioielli di famiglia e qualche oggetto d’argento. Lei li ha messi in una valigia ed eccomi qui». Sergio è un uomo anziano e stanco. La coppia vive con 840 euro di pensione, 250 se ne vanno per l’affitto della casa popolare. Il prestito quindici anni fa fu ossigeno per non soccombere al tracollo. La moglie da un anno è invalida. Gli ha consegnato le cedole o polizze, una per ogni pezzo custodito nei forzieri della banca Ubi di viale Certosa 94. Era lei che si sobbarcava il peso di andare al Monte dei pegni per rinnovare il prestito.«Perché sono qui? È un circolo vizioso. Al Monte dei pegni mia moglie è venuta nel ‘99. La mia azienda era andata in crisi. Ho venduto tutto, casa, due auto, per liquidare i miei 25 dipendenti. Non ci è rimasto più nulla salvo i gioielli di famiglia e qualche oggetto d’argento. Lei li ha messi in una valigia ed eccomi qui». Sergio è un uomo anziano e stanco. La coppia vive con 840 euro di pensione, 250 se ne vanno per l’affitto della casa popolare. Il prestito quindici anni fa fu ossigeno per non soccombere al tracollo. La moglie da un anno è invalida. Gli ha consegnato le cedole o polizze, una per ogni pezzo custodito nei forzieri della banca Ubi di viale Certosa 94. Era lei che si sobbarcava il peso di andare al Monte dei pegni per rinnovare il prestito.

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