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Libertà vincolata

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Nessuna revisione della misura cautelare contro Alberto Palladino

 

”Temo ci sia un accanimento politico, che considero intollerabile, nella decisione appena comunicatami dl rigettare l’istanza di revisione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, alla quale sono sottoposto oramai da 4 mesi, accampando motivi che non hanno ragion d’essere”. Lo afferma in una nota Alberto Palladino, candidato presidente di CasaPound Italia nel IV Municipio.
”Dopo avermi ingiustamente condannato in I grado sulla base delle sole dichiarazioni del mio principale antagonista politico e di nessuna prova materiale, e nonostante la Costituzione garantisca a tutti la presunzione d’innocenza fino alla condanna definitiva, nei miei confronti – aggiunge Palladino – sembra vigere una sorta di presunzione di colpevolezza, e si sfrutta qualunque pretesto per impedirmi di esercitare il diritto a fare politica e a portare avanti la campagna elettorale a viso aperto. Si tratta a mio avviso di un pregiudizio strumentale e inammissibile, che crea una grave disparità di trattamento rispetto a situazioni analoghe, e al quale va immediatamente posto rimedio”.
Ma in Italia è tempo di manette senza spiegazioni.

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