Accerchiata e intanto vista in mille modi
L’11 dicembre 1991 a Maastricht la CEE diventava Unione Europea. Un passaggio storicamente obbligato, gestito dalle classi dirigenti nazionali, ovvero liberaldemocratiche, che non è ancora riuscito a realizzarsi appieno. Intanto l’astrazione del concetto europeo ha consentito a tutti gli incapaci e gli inconcludenti (e ce ne sono a milioni!) di attribuire a quest’Incompiuta un ruolo di potere che non ha e perfino a pretendere che, anziché essere la risultante delle mediocrità e dei servilismi nazionali, sia stata essa a produrli. Sicché il dibattito vola bassissimo, tra chi pretende che la Ue debba essere la garante della democrazia e chi pretende l’opposto. Una cagnara tra barboncini senza denti.